.

.

Friday, July 24, 2009

Gianni Chiodi e Remo Gaspari a Cupello 2

Continuo oggi il racconto della sera del 22 Luglio a Cupello, alla presenza di tutto il gotha della politica abruzzese. Un altro interessante racconto e' qui, scritto da Hermes Pittelli, giornalista che e' venuto apposta da Roma. Invece la mia prima parte e' qui.

Dopo la mia domanda Chiodi ha cercato di mettere insieme una risposta improvvisata, ed altro non ha saputo dire che "ingigantiamo un problema", e che "fra dieci anni lei non trovera' nulla di quei permessi li."

Era un po' confuso, si vedeva. Intanto qualcuno dal retro della sala ha srotolato la mappa dell'Abruzzo petrolizzando, quella che sta in cima a questo blog, e allora Chiodi ha perso la pazienza e in maniera visibilmente scomposta si e' messo ad urlare dal palco:

Ho detto che il centro oli non si fa e non si e' fatto! Sembra che siate quasi felici per questo! Basta con la strumentalizzazione! Non capisco perche' vi siete fissati con questa storia dei pozzi!

Dalla folla intanto sono arrivati vari commenti, tutti piu' o meno di preoccupazione per il futuro dell'Abruzzo. Si' e' ricordato a Chiodi che due comuni su tre sono coperti da concessioni petrolifere. Qualche commento e' stato piu' composto, qualcuno meno, ma la realta' dei fatti e' che di democratico in quella sala di Cupello non c'e' stato quasi nulla.

Non ci si puo' aspettare dai cittadini una pazienza infinita. SONO OTTO MESI CHE ASPETTIAMO RISPOSTE CHIARE, CARO CHIODI. Non ci si puo' aspettare che due anni di lotta vengano cosi' sminuiti. Chiodi ha parlato per mezz'ora citando tutti, ma proprio tutti, i problemi dell'Abruzzo, il terremoto, Bussi, la Val Peligna, la Micron. Del petrolio non ha detto nulla, anche se sapeva benissimo che era questo quello di cui volevamo sentir parlare.

I tempi della democrazia cristiana sono finiti, caro Gianni Chiodi, se non fosse altro che oggi la gente CONOSCE I SUOI DIRITTI, fra cui quello di avere risposte chiare da chi li governa. E se uno chiede una risposta gentilmente per mesi e mesi e mesi, e lei fa orecchie da mercante, cosa si aspetta?

Ma io ricevo centinaia di email al giorno, dice Chiodi, che non sa che altro dire. A me, dalla platea, fa eco un altro suo giullare vesitito di un completo gessato a righine, e con una cravatta viola luccicante: "Lei sa che con tutti quegli email che avete mandato al governatore ci avete intasato la casella di posta elettronica e non abbiamo potuto rispondere agli email importanti?"

E il bello e' che il tizio lo diceva convinto. E' democratico tutto questo? SE SONO ARRIVATI TUTTI QUESTI EMAIL, VUOL DIRE CHE IL PETROLIO CI PREOCCUPA, NO? O pensa davvero che noi tutti non abbiamo nulla di meglio da fare?

Ma poi chi crede di essere questo governatore? La democrazia NON SI BASA SULLE PAROLE O SULLE PROMESSE DI NESSUNO. Come ho gia' avuto modo di dire mille volte, il popolo attende fatti, leggi, prese di posizioni forti e non mezze parole.

NESSUNO SA CHE FINE FARA' IL CENTRO PETROLIFERO DI ORTONA. LE PIATTAFORME CONTINUANO A PROLIFERARE. VEGA OIL VUOLE METTERE UN ALTRA PIATTAFORMA A 7KM DA ORTONA.

O forse c'e' un altra strada? Devo concludere che siccome Gianni Chiodi ha detto che di tutti quei permessi li fra dieci anni non ne verra' realizzato nemmeno uno, davvero sara' cosi'? E come fara' Superman-Chiodi ad esserne certo? Sa lui qualcosa che io non so? Il ministero se l'e' inventata quella mappa?

Perche' non ce ne parla per bene, allora? Perche' non va in TV a dirci COME FA AD ESSERE COSI SICURO che i pozzi non si faranno? E se noi non andavamo li in massa a Cupello, quando ce lo avrebbe detto che i pozzi non si faranno per 10 anni?

Visto che e' venuto a Cupello a parlare di tutte queste cose gigantesche, di master plan per porti ed aeroporti, (a Cupello!!) perche' allora non ci parla del suo master plan per fermare quei pozzi fra dieci anni?

Credo che alla gente non gliene importi quasi di nulla di avere un nuovo aeroporto in Abruzzo (beh, forse a Marrollo si!) ma che invece il tema petrolio sia molto piu' sentito e diffuso. E' facile citare Obama per le infrastrutture africane, un po meno copiare le lezioni di democrazia che ogni giorno lui ci offre, parlando alla gente, e portando avanti progetti per il bene comune, non a favore di Marrollo.

Enrico Di Giuseppantonio era visibilmente scosso e preoccupato. Io voglio lasciare a lui il beneficio del dubbio, e alle sue parole di Lanciano, voglio ancora credere.

Intanto Chiodi, si siede e passa la parola all'aiutante Bellano, anche lui dalla cravatta sgargiante. Questo tizio altro non sa fare che accusarci tutti di essere di estrema sinistra, provocatori, maleducati. Mi sono alzata e gli ho detto di essere americana, di avere vissuto in Italia solo per 15 anni e che di estrema sinistra (ammesso che sia una colpa avere quel tipo di ideologia) non ho nulla. Qualcun altro gli ricorda di essere stato eletto nelle file del PdL in un consiglio comunale del Chietino.

La folla si agita, un tizio mi afferra per il braccio in maniera violenta e spazientita. Che brutto che e' stato. Qualcuno mi urla che sto ammorbando la politica abruzzese. Per un po il caos.

Di Giuseppantonio, cerca di placare gli animi, parlando della possibilita' di confronto in altra sede. Per un po gli credero' ed aspettero' di vedere che iniziativa prendera'.

Intanto arriva alla fine della serata, Remo Gaspari. Parla di basso proselitismo, del fatto che grazie a gente come noi che in Francia il 30% dell'energia arriva dal nucleare e da noi no, che alcuni si sono inventati quello che non era vero, che quando c'era lui l'Abruzzo era al primo posto in Italia e in Europa, che avevamo un tasso di crescita di due punti superiore alla Lombardia, che guidavamo l'Europa e l'Italia, addirittura.

Tutto e' poi finito nel 1992 (l'anno di tangentopoli, e di Mani Pulite) perche' alcune forme estremiste come quelle di questa sera hanno bloccato governo e regione. Non bisogna pero' dare ascolto a questa gentarella da quattro soldi che per farsi pubblicita' se ne sta in piazza, perche' tanto non vi ha voluto nemmeno Veltroni. Occorre invece andare avanti perche' questo e' il progresso, basta guardare Cupello, che ora e' una citta moderna e di sviluppo.

Porta come esempio un moderno impianto fotovoltaico che lui fece finanziare proprio a Cupello nel 1987. Poi Zio Remo sfila un report per il piano rifiuti della zona di Cupello, stilato, guarda caso, dall'ENI che pago' fior fior di illustri professori delle piu prestigiose universita' italiane.

Secondo me e' stato qui che si sono traditi. La serata doveva essere un elogio all'ENI, nella mia interpretazione, ma poi mentre Chiodi e l'ingegner Tiberio hanno potuto tagliare i loro interventi, Gaspari se n'e' dimenticato ed e' andato avanti con le lodi dell'ente nazionale idrocarburi. Altrimenti perche' parlare - ed in un modo cosi' ossequioso - proprio di un piano di smaltimento rifiuti ENI di vari decenni fa?

Ma poi, chissa' se Remo Gaspari ha mai sentito parlare delle scorie tossiche che l'ENI mescolava al cemento delle case di Crotone. In quella citta' li piano di smalitimento rifiuti comprendeva la costruzione di case, scuole ed asili radioattivi. Almeno questo e' quanto riferisce il Corriere della Sera.

Il discorso di Remo Gaspari e' finito con altri insulti ai cittadini: occorre mandarli a casa tuti questi, e occorre invece dare un avvenire a chi non ce l'ha e non ai raccomandati.

Segue un "Ooh" generale dalla platea.

Ai suoi tempi c'era cosi tanto lavoro che li importavamo dalle Marche e da Fermo. Oggi invece ci sono questi fannulloni che hanno nulla da fare. Non contate piu nulla, i comunisti non li vuole piu nessuno. Siete isolati.

Sono vicino a chi e' nel bisogno, perche' e' un dovere cristiano, sociale, e morale.

Alla fine della serata, altre discussioni, altre urla, altra maleducazione, specie da parte dei mastini anonimi della classe politica che non ha mai, mai, neanche per un secondo pensato di dire: bene discutiamo, bene cerchiamo di rispondere a tutte le vostre domande perche' questo, almeno sulla carta, e' ancora un paese democratico.

Ho solo sentito alla fine Gianni Chiodi dire a me che tutto questo odio ingiustificato che io porto alla sua persona e' maleducato e che lui non se lo merita.

Non ha capito nulla.

Io non odio Gianni Chiodi. Io amo l'Abruzzo.

3 comments:

Anonymous said...

grazie.

carlo c.

FR:D said...

Ricordo che Maria Rita D'Orsogna è stata interpellata dalla segreteria di Chiodi solo quando ha avuto l'intasamento della mail...

Anonymous said...

vorrei che si riflettesse sulle proposte alternative, magari da realizzare proprio nel luogo dove dovrebbe sorgere il centro oli.

(ANSA) - ROMA, 28 LUG 20009 - La produzione di energia rinnovabile proveniente dall'agricoltura italiana e' destinata a triplicare nei prossimi 10 anni, creando circa 100.000 posti di lavoro disponibili. Lo afferma la Coldiretti in riferimento al 'Rapporto energia e ambiente' presentato oggi dall'Enea, ricordando che lo sviluppo delle rinnovabili nelle campagne italiane raggiungera' nel 2020 l'8% del totale, rispetto all'attuale 2%, per un totale di 15,5 milioni di tonnellate di petrolio equivalente prodotte. Il maggiore contributo, con oltre il 70%, viene dalle biomasse combustibili provenienti da legno, colture erbacee, residui agroalimentari e dai reflui degli allevamenti, segue con il 20% quello dai carburanti, mentre il restante 10% e' ottenuto grazie a solare, eolico e idroelettrico. Per l'Italia, conclude la Coldiretti, e' importante la produzione di energia da biomasse ottenuta nell'ambito delle filiere corte, che risponde a criteri di sostenibilita' ambientale, perche' garantisce la riduzione delle emissioni da trasporto che caratterizzano i grandi impianti. (ANSA).

credo che sia una soluzione facilmente adottabile, dato che il nuovo prg di ortona ha modificato la destinazione d'uso della'area; ma soprattutto ne guadagnerebbe la collettività per le molteplici ricadute sul territorio.