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Friday, February 12, 2010

Di cosa sara responsabile Gianni Chiodi


Per ogni cosa che succede c'e' un responsabile. Lo so che in Italia e' tutto molto diffuso e nessuno ama mai prendersi delle responsabilita'. E' sempre facile dire: non e' colpa mia, sono stato obbligato da poteri maggiori, il sistema e' troppo forte, sono atti obbligati, non ci posso fare niente.

Io pero' credo che tutto si fermi davanti ad un presidente della Regione Abruzzo, il signor Gianni Chiodi, che e' amico di Berlusconi, che governa 1.2 milioni di persone delle quali la stragrande maggiornanza contraria alle trivelle, e che ha promesso in varie occasioni di salvarci dal petrolio. Tutti abbiamo detto di no, dalla chiesa cattolica fino alle cantine del vino.

Qualsiasi cosa succeda, se l'Abruzzo diventera' un campo petrolifero, la responsabilita' finale sara' di Gianni Chiodi, il governatore d'Abruzzo. Questo deve esser chiaro. E" lui che deve battersi per questa regione usando i mezzi che ha, e non ultimo quello di essere dello stesso colore politico della maggioranza che sta a Roma. Gianni Chiodi non ha scuse.

Intanto ecco qui cosa succede in Basilicata - una anteprima per noi Abruzzesi

39 pozzi di petrolio sparsi sul territorio - fuori e dentro il parco nazionale della Val D'Agri, vicino ad ospedali, campi, sorgenti idriche.

13,200 metri cubi di petrolio ogni giorno inviati a Taranto

2 milioni 700 mila metri cubi di gas prodotti ogni giorno

1 milione di metri cubi di scarti di acque di produzione (tossiche)

75 mila drenaggi semi-oleosi all'anno (tossici)

8 mila drenaggi oleosi l'anno (tossici)

100 mila tonnellate l'anno di fanghi e fluidi di perforazione l'anno (tossici)

1 miliardo di litri di acque di produzione reiniettate sottoterra dal 1999

Sorgenti acquifere e torrenti inquinati e chiusi, presenza di bario nell'acqua

Dal 1999 sono all'ordine del giorno i riversamenti, gli scoppi, i camion che si ribaltano, i cedimenti delle pareti dei pozzi, le puzze, turbine e valvole malfunzionanti, le fuoriuscite in laghi e campi, microscosse, i boati e le vampate, le violazioni sulle leggi che regolamentano i rifiuti tossici pericolosi, le bugie, e le promesse a vuoto.

Enormi quantita' di rifiuti gassosi prodotti ogni anno, di cui non si conosce il quantitativo esatto perche' da 15 anni a questa parte ne ENI, ne governo regionale, ne governo centrale hanno installato centraline per la loro misurazione adeguata.

Nessuno potra' dire di non sapere, nemmeno Gianni Chiodi.

Volere e' potere.


Fonti: Vilerola - il blog di Vito L'Erario

1 comment:

Vincenzo said...

Mi ricordo ancora come era stato prospettato il futuro della Basilicata: "il Texas italiano"! Spero che noi abruzzesi, 15 anni dopo, riusciremo a evitare questa fine...