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Monday, January 31, 2011

A Paolo Primavera - di nuovo



In questi giorni il presidente di Confindustria Abruzzo, Paolo Primavera, accusa la politica abruzzese di superficialita', in quanto, a suo parere, ha "assecondato il sentore popolare sui presunti effetti devastanti dati dall'insediamento di nuove attivita' estrattive nella nostra Regione".

Visto che sono stata io a diffondere gran parte dell'informazione assieme a numerose associazioni di volontari sul territorio, mi sento in dovere di replicare all'ennesimo ingannevole tentativo di creare consenso intorno al tema della petrolizzazione.

Ci tengo a ricordare che Confindustria, come e' giusto che sia, esprime l'interesse dei propri associati. Questi non corrispondono necessariamente a quelli del popolo Abruzzese.

Agricoltori, viticoltori, pescatori, operatori turistici e semplici cittadini che dovrebbero vivere vicino a pozzi e raffinerie non fanno parte di Confindustria - chi rappresenta i loro interessi ?

Che l'industria petrolifera sia inquinante e dannosa alla salute umana e all'ecosistema e' un dato di fatto e lo dimostrano centinaia di studi scientifici condotti in ogni parte del pianeta. Questo e'
impossibile negarlo e chi lo fa o ignora i fatti o e' in cattiva fede.

Ci tengo anche a ricordare a Paolo Primavera, per l'ennesima volta, che l'industria petrolifera in Basilicata e' stata devastante e non ci sono altri termini per descriverne gli effetti.

In Basilicata, i petrolieri hanno portato al calo dell'occupazione e ad aumenti di emigrazione. L'agricoltura e la viticoltura sono in ginocchio, il turismo e' morto. Aumentano invece i tumori, c'e' petrolio nel cibo, nelle dighe di acqua potabile, il territorio e' invaso di pozzi di petrolio
e di discariche illegali di liquami tossici, frutto inevitabile delle perforazioni.

E' questa la strada verso cui Confindustria vuole portare l'Abruzzo, per perseguire gli interessi di alcuni suoi associati?

Non crediamo a questi "ricatti" e ai numeri magici tirati fuori dal cilindro di Confindustria. Non siamo condannati a barattare la nostra salute, i nostri vini, la nostra terra per quello che alla fine sara' un piatto di lenticchie al petrolio saturo di zolfo.

Mentre i petrolieri e alcuni associati di Confindustria cercavano di petrolizzare l'Abruzzo in silenzio, in questi tre anni abbiamo discusso nelle piazze con la gente del miraggio dell'occupazione e dei danni alla salute.

Dove era Paolo Primavera? Perche' non e' venuto a dibattere con noi nelle sedi appropriate?

Il popolo d'Abruzzo e' piu' intelligente di petrolieri ed industriali senza scrupoli. Difendiamo la
nostra salute e la nostra terra e non crediamo alle favole di chi invece
difende il proprio tornaconto e il proprio portafoglio.

MRD

3 comments:

davide said...

dopo i"presunti effetti devastanti",
mi chiedo, quando inizieranno a dire presunta fisico, presunta docente, presunta scienziata??
che infami.

vincenzo said...

mariarita, ma non pensi a volte di generalizzare troppo con i tuoi commenti.
posso capire che in fondo pian piano ci si debba orientare verso una diversificazione delle risorse energetiche sostenendo sempre pi quelle rinnovabili a sfavore delle fossili, ma ad oggi se vogliamo cmq proseguire ad assecondare la ns crescita ed esigenze non possiamo bloccare di colpo queste attività rischiando di trovarci appiedi!!
è importante prendre coscienza delle situazioni per meglio indirizzare lo sviluppo (sostenibile) ma le posizioni estremiste, qualsiasi esse siano a mio avviso portano a situazioni conflittuali e non virtuose.
Ti parla ad esempio chi indirettamente grazie alle attività petrolifere è riuscito a ritornare in basilicata da dove stavano scappando tutti, non solo per studiare ma anche e soprattutto per lavorare.

davide said...

caro Vincenzo,
è verò che non si può cambiare in un giorno un'intera economia fondata sul petrolio ed abitudini perverse (non mi riferisco al bungabunga, ma ad esempio all'acqua imbottigliata che viaggia per centinaia di km su gomma!)e tante altre assurdità del nostro stile di vita, tuttavia davanti a comportamenti scellerati non si può tacere.
non si deve tacere.
se aspettiamo che che questi bugiardi/corrotti vengano illuminati sulla via di damasco e rinuncino ad arricchirsi (sulla nostra pelle) speculando su petrolio e nucleare,
allora "pian piano" affondiamo tutti.
i periodi di transizione esistono necessariamente,
ma loro li vorrebbero biblici,mentre la Terra non regge più!
bisogna intervenire per obbligarli ad invertire la rotta, e subito, perchè già il ritardo è madornale.
e non preoccuparti di rimanere a piedi: con un serio progetto nazionale(magari mondiale),
si può ridurre drasticamente l impronta ecologica della nostra vita, senza andare a vivere nelle caverne, continuando le nostre attività con tutti i comfort, ma certo, con meno stupidità!
nessuno cerca il conflitto, ma se ti trovi davanti muri di gomma, cosa fai? stacchi il numero ed aspetti????
fortunatamente qui la dialettica, le leggi e le proteste pacifiche basterranno e le prove scientifiche basteranno(lo spero), ma
vedi in egitto,dove dolorosamente apprendiamo in questi giorni la morte di tanti giovani..
se lì avessero voluto aspettare "pian piano" il cambiamento senza conflitti, si sarebbero tenuti lo zio di ruby (ed i cuginetti) per altri 100 anni!!
concludo dicendoti che, da meridionale, posso comprendere pienamente la tua gioia ed orgoglio di essere tornato a lavorare nella tua terra,
ma ciò non implica assolutamente che il petrolio sia una buona soluzione..nè tanto meno che porti più lavoro:
chissà quanti,per uno che torna, saranno costretti a lasciare lagricoltura,la pastorizia,il turismo,la pesca e l energie rinnovabili(ancora troppo sottodimensionate) ..
cordialmente,d.