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Monday, May 30, 2011

Pozzi, petrolio, mercurio e brodetti







Lo studio "Goomex" condotto dall'MMS - il Mineral Management Service, ente governativo USA - documenta livelli di mercurio fino a cento volte superiore di quanto racomandato dal NOAA - il National Oceanic Atmospheric Administration, altro ente governativo USA - nel Golfo del Messico

Il rapporto Goomex e' del 2002.
Nel golfo del Messico ci sono circa 3,800 pozzi di petrolio e di gas.


Il mercurio e' fra i metalli non-radioattivi piu' nocivi che possano esistere. I suoi effetti piu' gravi sono sul sistema nervoso, circolatorio, della respirazione, gli organi piu' colpiti sono il cervello e il cuore e gli effetti sono maggiori sui bambini e sui feti in via di sviluppo.
Come gia' detto tante volte, i pesci e i crostacei hanno con se la naturale tendenza di accumulare i contaminanti nei loro corpi, specie quelli piu' in alto nella catena alimentare, che mangiano i pescetti piu' piccoli. Questo vale in particolare per il mercurio che puo' arrivare a concentrazioni molto alte nei pesci esposti all'inquinamento.

Nella citta' di Minamata in Giappone, il rilascio a mare di mercurio in maniera incontrollata fra il 1932 e il 1968 da parte di una ditta di fertilizzanti ha inquinato acqua e pescato, causando l'insorgere di malattie neurologiche e di deformazioni nei feti, tanto chea tutt'oggi si parla di morbo di Minamata per circa 2,300 persone.

La principale causa di contaminazione di mercurio e' dovuto al consumo di pesce inquinato ed
e' per questo che alle donne incinte viene puntualmente suggerito di non mangiare pesci predatori di taglia grossa. I fiumi sono spesso ad alto livello di mercurio per scarichi industriali di vario genere e qualche volta ci possono anche essere occorrenze natuarali.
Per esempio, questo e' quello che accade a Treviso dove i giornali intitolano "Mercurio, vietato cucinare, acqua imbevibile per anni".

Quello di cui pero' non si parla tanto e' che ciascuna piattaforma di gas o di petrolio produce circa 1.5 o 2 tonnellate di mercurio l'anno e circa 90,000 tonnellate di immondizia tossica nel corso della sua vita di 30 o 40 anni.

Dove finisce tutto questo mercurio? Di certo parte di esso finisce in mare assieme ad altri prodotti di scarto dell'industria petrolifera, fra cui fanghi e fluidi perforanti, piombo, cromo, vanadio, rame, zinco, cadmio, argento, benzene, toluene, etilbenzene, xylene, e acque di produzione, miste a idrocarburi e altre sostanze tossiche accumulatesi nel corso dei millenni nel sottosuolo e tirate su assieme al petrolio.

Ovviamente, il passo successivo e' che parte di questo mercurio finisce direttamente nel pescato. Infatti, nel 1996 il governo USA trovo' che i tassi di mercurio vicino alle piattaforme del golfo del Messico erano 25 volte superiori alla media. In altri reportage giornalistici del 2002 si stimo' che in alcuni casi il limite legale raccomandato dal NOAA, il National Oceanic and Atmospheric Administration era stato superato di ben cento volte.

In Calfiornia e' vietato trivellare a 160 km dalla riva. Alcuni pozzi esistono pero' da prima del 1969, anno dello scoppio di una delle piattaforme di Santa Barbara che di fatto fermo' il proliferare di pozzi a mare in California. Ci sono oggi circa 4 piattaforme attive al largo di Santa Barbara, messe li negli anni '60.

Nel 1992 la Chevron venne multata per 8 milioni di dollari per ben 65 violazioni proprio da quei pozzi di Santa Barbara e per avere rigettato a mare scarti petroliferi dal 1982 al 1987. A suo tempo fu la terza maggiore multa ambientale USA mai pagata.
Chi fa il montoraggio delle piattaforme italiane? Cosa accade attorno a Rospo Mare? Nel ravennate? In Sicilia? Il mare e' pulito? I pesci sono sani? Ce le vogliamo proprio le piattaforme a Vasto, alle Tremiti, in Sicilia?

Chissa'.

Friday, May 27, 2011

Il Parco della Costa teatina


Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza

Dante, Inferno, canto XXVI, 116-120


The greatest ignorance is to reject
something you know nothing about

H. Jackson Brown


Ieri sera una serata surreale a San Vito Marina.

Qui il racconto di Lorenzo Luciano intitolato L'anello al naso, che esprime eloquentemente il livello di quello che doveva essere un incontro-dibattito sul futuro della Costa Teatina.

Non avrei mai potuto immaginare che nel 2011 ci potesse essere tanto astio contro un parco, che e' una delle cose piu' belle che si possano regalare alle generazioni future.

In altre parti del mondo, certo piu' civile di quello di ieri sera, sarebbe una cosa desiderata e incentivata, per la salute, per lo sviluppo ecosostenibile e duraturo, per il benessere diffuso, e anche come strumento per lottare contro i petrolieri. Ricordo l'orgoglio dei cittadini del Parco del Curone quando mi portavano in giro fra le loro colline verdi.

Al convegno c'erano Mauro Febbo, assessore all'agricoltura della regione Abruzzo, c'era Luigi Comini, del comune di San Vito Marina, c'erano Enrico di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, c'era Rocco Catenaro, sindaco di San Vito Marina, c'era Antonio Sorgi, capo della commissione VIA della regione Abruzzo.

Infine, c'era Fabrizio di Stefano, senatore della Repubbica, lo stesso che ha firmato un disegno di riforma costituzionale per abolire la XII norma della Costituzione italiana, che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".

Non c'era nessun esperto vero di Parchi, qualcuno che li abbia mai gestiti, che potesse dare dei numeri sulla ricettivita', sulle esperienze passate di altre localita'.

I presenti erano tutti piu' o meno apertamente contrari al Parco della Costa teatina, anche se continuavano a dire di essere neutrali. A me sono sembrati dei moderni Ponzio Pilati.

Hanno comunque detto un sacco di bugie.

Che nel parco i frantoi dovranno essere abbattuti, che non ci sono soldi per il parco, che il parco portera' via ai comuni la possibilita' di gestire il proprio territorio, addirittura che i soldi del parco andranno al WWF e alle altre associazioni ambientaliste!

Pareva che questo parco fosse un orco cattivo.

Paolo Primavera di Confindustria ha parlato della necessita' di salvare la Honda. Mauro Febbo ha detto di essere favorevole al nucleare. Il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano ha detto di voler revertire il processo e fare annullare il parco della Costa Teatina. E' lo stesso che secondo il Centro voleva dare lo sfratto agli anziani nel suo paese. Non gli importa dei vecchietti che vuoi che gli importi del parco.

La mia impressione e' che ero circondata da persone ferme al 1960, con dei cervelli piccoli piccoli. Poveretti.

Penso alla campagna elettorale di Enrico di Giuseppantonio che continuava a insistere con la storia della Provincia di Chieti come la Catalogna d'Italia mentre ieri sera si annunciava contro il parco.

Lo sa Enrico di Giuseppantonio che da Barcellona fino al confine con la Francia la Costa Brava e' tutta coperta da vincoli ambientali e da parco costiero e marino? Lo sa cos'e' la Carta de Tossa? E' stata firmata nel 1998 da tutti i comuni della costa di Catalogna per proteggere la natura, per fermare la cementificazione e come strumento ulteriore di promozione turistica.

Ci credeva veramente alla Catalogna d'Italia o parlava giusto per parlare, come si fa in campagna elettorale?

E piu' si dicevano tutte queste falsita', piu' la gente esultava, nella piu' totale sudditanza. Ed esultavano ancora di piu' quando i politici a turno continuavano a dire di essere ignoranti e di non sapere niente.

"Sono ignorante". Applausi scrocianti.

Roba da medioevo.

Non lo so perche' questa gente non lo voglia il parco, posso solo immaginare che sia dovuto alla voglia di speculazione edilizia che e' tanta, ma proprio tanta lungo la costa dei trabocchi, a partire dal mega resort di Gianni Pagliaroli che si vuole fare proprio a San Vito Marina, squarciando una intera collina e senza rispetto per nessuno.

La mia previsione: sara' un totale fallimento. La clientela di un mega resort non si sposa con il tipo di mare che abbiamo noi, piccolo, modesto, fatto di calli e boschetti.

Il pubblico era fatto per la maggior parte di uomini inferociti e senza grazia, molti hanno anche detto di essere stati chiamati apposta per far rumore e per agitare la sala. Alcuni hanno dichiarato di lavorare per la Halliburton, ditta petrolifera. Altri per l'ENI.

E' stata una lotta impari. Ines Palena, Fabrizia Arduini, la sottoscritta, siamo tutti stati presi in malo modo da quelli che parevano spettatori e invece erano li solo come cani inferociti.

Ho detto la mia, e non me ne pento. Non ho niente da chiedere a questa gentaglia, e sono un cittadino libero che ha la fortuna di poter dire quello che pensa.

Me li sono presi tutti gli insulti e i fischi, dal primo all'ultimo. Dal "ma lei non cucina?" al "ma lei che ci viene qui con il deltaplano?" Dal "lei ha fatto togliere la bandiera blu a San Vito" al "lei e' stata invitata al convegno di Rainone e non c'e' venuta". Dal "lei e' arrivata a combattere il centro oli di Ortona con un anno di ritardo" fino all'onnipresente "le ricordo la sua giovane eta'."

Forse la cosa piu' buffa e' quando mi hanno detto di non aver fatto niente per fermare il disastro della BP.

Poveretti.

Resta il fatto che Elsa2 o Ombrina Mare non l'ha fermato nessuno di loro incluso Luigi Comini e Mauro Febbo che tanto si agitavano contro di me.

Il testo mandato al Ministero dalla Provincia di Chieti per Elsa2 e' un copia incolla, parola per parola, del testo che ha scritto la qui presente. Comini e il Comune di San Vito non hanno neanche mandato niente per Elsa2.

Alla fine della serata, una cena pagata dal comune, in perfetto stile Cetto La Qualunque.

Quando ci sveglieremo e vedremo San Vito francavillizzata sapremo di chi e' la colpa.

Thursday, May 26, 2011

Altro attacco a Tremiti Vasto Termoli



Non abbiamo potuto prendere fiato per la vittoria degli scorsi giorni con Elsa 2, che ora il Ministero dell'Ambiente decide di regalare altri 300 chilometri quadrati alla Petroceltic.

E' stato infatti dato parere positivo alla d493, sempre della Petroceltic per esplorazioni sismiche al largo delle isole Tremiti, di fronte alle coste Vastesi e Molisane.

Ecco qui il decreto. Ci sono tutte le nostre osservazioni, ma non sono bastate.

La commissione VIA e VAS hanno detto si alla Petroceltic.

Il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha detto si alla Petroceltic.

La Regione Abruzzo non ha trasmesso parere alcuno, sebbene sollecitata piu volte.

La Regione Molise non ha trasmesso parere alcuno, sebbene sollecitata piu volte.


La regione Puglia non e' stata interpellata.

Dicono di avere decretato

la compatiblita' ambientale del programma di lavori da effettuarsi nell'area d493 come presentato dalla societa' Petroceltic ed esclusivamente per quanto riguarda la parte relativa alla ricerca sismica con la tecnica di air gun.

La Petroceltic aveva fatto richiesta di questa concessione nell'Aprile del 2009. Come per la concessione d505, le pubblicazioni sono state effettuate solo in quotidiani molisani e abruzzesi: Il riformista, Il Tempo d'Abruzzo e Il Quotidiano di Termoli.

Ecco in cima l'articolo de il Centro D'Abruzzo.

Wednesday, May 25, 2011

Peschici e Oceana




Molti gia' lo sapranno: sono stata scelta per un premio USA che si chiama "Ocean Hero". Si puo' votare fino al 29 Maggio 2011. Siamo partiti da una rosa di 400 persone, e ora siamo arrivati a 6. Io sono l'unica che "lavora" in campo europeo.

Il link per votare e' qui.

Occorre cliccare sulla mia foto (se si vuole votare per me), scrivere nome, indirizzo email e poi CAP.

Il ZIP americano e' il CAP italiano.

Se vinco, e lo dico veramente con umilta', non e' per me, anche se mi fara' ovviamente piacere, ma per la nostra causa, per noi tutti, e per dirlo al mondo intero che non ce le vogliamo le trivelle in Adriatico, da Venezia fino a Pantelleria.

Siamo stati tutti "eroi" nello sconfiggere l'ENI ad Ortona, la MOG a Rocca San Giovanni e la Petroceltic nel Vastese in questi giorni.

Grazie. L'Italia e' veramente bella e non possiamo lasciare ai nostri politici e alla nostra apatia di distruggerla cosi.

Il giorno 24 Maggio sono stata a Peschici. Mi pare di capire che il ricorso formale contro la decisione della Prestigiacomo di aprire il mare fra le Tremiti, Vasto e Termoli alle trivelle sara' presentato dal comune di Peschici (FG)

Come sempre, non c'e' altra soluzione e solo l'incessante rompere le scatole ci salvera'.

Tuesday, May 24, 2011

Petrolio - una poesia

A Miglianico, la quarta edizione del premio di poesia "Paride Di Federico" e' stata vinta da Nicoletta Cipriani del liceo scientifico di Ortona, per questa poesia in calce.

Paride di Federico aveva 20 anni ed era uno studente modello, cittadino scrittore e poeta di riconosciuta sensibilità.

Ciao Nicoletta e complimenti!

Petrolio

Sfuma la luce :
dolce pentagramma di colore
emerge dall'oscurità.

Quale il mio peccato
se resto a fissare?
Quale il mio limite
se scoperto l'inganno
non cessa l'incanto?

Chiuso il sipario celeste
l'arcobaleno in superficie
si dissolve nella nera macchia
di petrolio.

Sollevami
dal mare nero,
o lascerò cullarmi
nel profondo.

Nicoletta Cipriani

Monday, May 23, 2011

Bocciata Elsa 2 a Vasto!





2008: Il pozzo premilinare Elsa2 a Vasto davanti a Punta Aderci che abbiamo sconfitto


Comunicato Stampa:

In data 23 Maggio 2011, il Ministero del'Ambiente e della Tutela del Mare ha espresso parere negativo alla perforazione del pozzo di ricerca Elsa 2 - BR 268 RG come richiesto dalla societa' Petroceltic Italia.

Il pozzo sarebbe dovuto sorgere a pochi chilometri dalla riviera vastese e da Punta Aderci. Fra le motivazioni che hanno portato alla bocciatura di Elsa 2 anche l'invio di numerose osservazioni di cittadini, enti pubblici e locali, tutte coordinate via Internet e Facebook nel Settembre del 2009.

Come gia' rimarcato dai cittadini e poi confermato dal ministero, la Petroceltic aveva omesso di presentare una analisi approfondita della possibile sedimentazione di materiale tossico e di conseguente inquinamento, della possibilita' di rumori molesti, di possibili danni alle specie ittiche per l'uso di air gun, e della possibile subsidenza indotta.

Come cittadini siamo felici di questo risultato che, dopo l'accantonamento del Centro Oli di Ortona e la bocciatura del pozzo Ombrina Mare a Rocca San Giovanni, mostra ancora una volta quanto importante sia la partecipazione civica, l'attivismo intelligente dal basso e una opinione pubblica bene informata.

Ringraziamo di cuore quanti si sono adoperati per l'invio di osservazioni, incluse le amministrazioni locali e la provincia di Chieti. E' una vittoria dell'Abruzzo e della sua gente e di nessun partito politico in particolare.

E' importante ora continuare a lavorare per fermare altri pozzi di petrolio e strutture minerarie, nel basso Vastese, a Montesilvano e ai piedi del lago di Bomba. Sopratutto e' importante giungere ad una definitiva perimetrazione del parco della costa teatina, uno strumento che ci aiutera' a proteggere la costa per le generazioni
future, non solo dagli speculatori del petrolio, ma anche da quelli, non meno insidiosi, dell'edilizia selvaggia.

MRD

PS: Come sempre un grazie sincero agli amici della OLA e alla Basilicata tutta. Grazie ad Antonio Bavusi per l'opera continua di monitoraggio. La notizia ce làhanno data gli amici della OLA.

PPS: Elsa e' stato il primo pozzo per cui abbiamo fatto le osservazioni. Non avevo la piu' pallida idea di come sarebbe tutto finito e un po ho agito a naso chiedendo a tutti di scrivere. In qualche modo ce l'abbiamo fatta. Sono contenta.

Monday, May 16, 2011

Un regalo



Ogni tanto qualcuno mi scrive chiedendomi cosa si puo' fare di buono per la causa. Altre volte mi viene chiesto se ci possiamo andare a bere un caffe' quando sono in Italia. Purtroppo non ho il tempo materiale di fare tutto, ma ecco un modo carino per fare una cosa buona e con pochi soldi.

Il WWf sta promuovendo l'acquisto di terreno per farci delle oasi naturali a beneficio di tutti in giro per l'Italia.

Come dice Santa Fabrizia, un oasi e' un piccolo tesoro da lasciare alle generazioni future, strappato al cemento, ai petrolieri alle discariche, agli inceneritori.

Se vi va, dall’8 al 29 maggio e' possibile donare 2 euro inviando un SMS al numero 45507 d a cellulari Tim, Vodafone, Wind e 3 o chiamando lo stesso numero da rete fissa Teletu. Infine, si puo' fare la stessa cosa con 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta dalla rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada.

Le Oasi sono:

Bosco Foce dell'Arrone - Costa Tirrenica

Bosco Marzagaglia - Puglia

Riserva di Valpredina - Bergamo

La foce dell’ Arrone è uno piccolo scrigno di biodiversità della costa tirrenica, una finestra sul passato naturalistico del litorale, sopravvissuta all’urbanizzazione crescente della costa laziale: dal 2002 al 2009 la popolazione è aumentata di 15.000 unità, cosi come le strutture dedicate. Un bosco umido (igrofilo), dune sabbiose, macchia mediterranea e la presenza di specie animali e vegetali legate al bosco, rappresentano le peculiarità ambientali.

Nella regione italiana più povera di boschi esiste un’area boscata dalla preziosa biodiversità, che è riuscita a resistere agli incendi, all’urbanizzazione, alla costruzione di infrastrutture, ai tagli per farne legna da ardere: sono i Boschi di Romanazzi e Monte Rotondo, all’interno della più ampia area boschiva di Marzagaglia, un lembo di territorio schiacciato tra un’autostrada (la A14), una cava e un strada statale ma che custodisce ancora il bellissimo paesaggio tipico pugliese.

Nel cuore della provincia di Bergamo esiste un’Oasi del WWF che ha un cuore verde ancora non del tutto protetto e oggi in pericolo: un cuneo coperto dai boschi e dalla ricca biodiversità, che si inserisce nei confini dell’Oasi con habitat riconosciuti tra i più importanti dall’Unione Europea e tutelati nella Rete Natura 2000. Oggi questo tesoro di natura è pesantemente minacciato: speculazione, tagli e interessi venatori hanno preso di mira Valpredina, per sfruttarne le risorse e l’ambiente.

Saturday, May 14, 2011

Le isole Tremiti vs. Tom Bulford




In calce un po di immagini, link, video della manifestazione contro il petrolio in Adriatico. Ce ne sono molti di piu' in giro per il web.

Occorre continuare a far sentire la nostra voce, soprattutto per dare il messaggio ai ministeri e agli investitori londinesi della Petroceltic, Northern Petroleum, Mediterranean Oil and Gas e tutti i loro amici che qui in Adiratico non e' la pacchia che credono di trovare.

Nel numero di Maggio di Red Hot Penny Shares, un periodico britannico scritto da un "guru" delle azioni inglesi - tale Tom Bulford - si dice che trivellare in Italia porta a "scoperte spettacolari".

Come esempio Mr. Bulford cita la MOG - la nostra amica proprietaria di Ombrina Mare.

Secondo lui la MOG scopri' che sottoterra c'era il doppio del petrolio stimato, portando al raddoppio anche delle azioni in un solo giorno. Purtroppo per loro pero' e' andato tutto in fumo per colpa del diniego del Ministero grazie alle nostre osservazioni e del decreto 5 miglia della Prestigiacomo.

L'anno scorso la MOG stava per fallire. Hanno cacciato Sergio Morandi e si sono affidati a delle banche per ristrutturarsi. Hanno diluito le azioni, abbassando i prezzi ma elargendone di piu' in modo da racimolare denaro per ripagare i debiti con la banca di Scozia.

Bulford dice che gli investitori inglesi devono continuare a pompare denaro nella MOG e in tutte le altre ditte che vogliono trivellare in Italia perche' prima o poi il governo dovra' revocare il decreto Prestigiacomo e questo portera' a guadagni del 176%!

Chissa come l'ha calcolata quella cifra. Tutti ricchi allora con il petrolio dell'Adriatico!

Tale Bulford dice che:

the ban on offshore drilling looks like an instant, panicky reaction to a popular news story rather than a considered reaction that took account of Italy's energy needs and industrial policy.

il divieto di trivellare a mare appare come una reazione d'istinto e di panico a fronte di notizie populistiche, piuttosto che una reazione ponderata che prenda in considerazione le necessita' energetiche e politiche d'Italia.

Poi dice che di sicuro il governo italiano non lascera' il petrolio andare sprecato, specie in questi tempi della crisi libica. Cioe' secondo questo guru Bulford il petrolio scadente e schifoso di Ombrina o delle Tremiti servira' a compensare il petrolio libico. Dice proprio cosi' che la MOG sara' salvata dai ribelli della Libia!

A parte le follie di questo tipo, sta a noi allora tenere alta l'attenzione e continuare a rompere le scatole, a Ministeri, politici e guru d'inghilterra, affinche' non solo il divieto delle 5 miglia sia mantenuto, ma sia esteso e reso piu' molto piu' ferreo.

A Mr. Bulford e ai suoi investitori: andate a trivellare a casa vostra!

Ecco allora il video di Ola-Channel, a cura di Vito l'Erario e con i nostri amici Enzo e Antonio dalla Basilicata

La città sul mare che non vuole il petrolio from olachannel on Vimeo.



CityRumors


Qui Lucio Dalla su La Repubblica


La Repubblica1

Qui un servizio su Rai3

Il Corriere del Mezzogiorno sui sit in alle Tremiti


News Gargano








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Thursday, May 12, 2011

Armando Orsini




E' morto il signor Armando Orsini, che disse di no all'ENI. Se volete lasciare commenti dal blog, fra qualche giorno li stampo tutti e li mando alla moglie. Ecco un ricordo, da parte di Nuovo Senso Civico.

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Il signor Armando Orsini fu uno dei pochi a non cedere alle lusinghe dell’ENI nella campagna di acquisto dei terreni che sarebbero stati destinati a trasformare le campagne di contrada Feudo in una raffineria di petrolio.

Un uomo ad un tempo fiero e mite, erede della più genuina tradizione contadina abruzzese, non disposto a barattare la propria vita per quel piatto di lenticchie d’oro, da 200.000 euro, con il quale il cane a sei zampe l’aveva tentato.

Un uomo che è riuscito a non farsi piegare da un’ offerta a cui in tanti hanno ceduto, difendendosi da pressioni enormi, come ben si può immaginare, nella ferma convinzione che non si può barattare la propria storia, la propria tradizione, la propria salute per un piatto di lenticchie, siano pure d’oro.

La sua figura, adesso che non c’è più, si staglia luminosissima, indicando con maggior forza la strada a noi tutti.

Quell’uomo minuto con occhi schivi e brillanti è un esempio di rispetto per la terra che in tanti diciamo di amare ma che in pochi difendiamo con gesti concreti, anche a danno dei nostri privati interessi economici.

Vorremmo che gente col suo cuore, la sua intelligenza e il suo coraggio ci rappresentasse nei palazzi del potere: gente come Armando Orsini!

Tuesday, May 10, 2011

Fracking su PNAS


Per la prima volta, uno studio scientifico ha mostrato che trivellare alla ricerca di gas con il fracking sia direttamente correlato con l'inquinamento dell'acqua sotterranea e con la possibilita' che questa diventi incendiaria.

L'avevamo gia' visto nel film Gasland, di Josh Fox, persone normali che aprono i rubinetti - e voila'! - una vampata di fuoco li avvolge nelle loro cucine come se fosse anche questo normale.

Questa pero' e' la prima volta che compare un articolo sull'autorevole PNAS - the Proceedings of National Academy of Sciences - che conferma il tutto in maniera rigorosa. I petrolieri hanno sempre detto che si trattava di aneddoti o di leggende metropolitane, mentre qui hanno analizato il tutto in modo rigoroso e in tre localita' diverse.

I ricercatori della Duke University hanno riscontrato che i livelli di metano, etano, propano butano e altri idrocarburi nei pozzi artesiani aumenta nelle vicinanze dei pozzi di fracking.
Per l'esattezza nell'81% di pozzi acquiferi vicino nel raggio di un miglio vicino a quelli del fracking. Hanno anche riscontrato che il gas trovato nei pozzi e' del tutto compatibile con quello estratto dalle ditte petrolifere, e che dunque il gas migra nel sottosuolo attraverso fessure naturali o artificiali, o perche' sfugge alle impermeabilizzazioni dei pozzi fraccati.

In qualche modo dunque, il gas arriva nelle riserve acquifere e arde - parola di scienziati.

Non e' la prima volta che questo accade, e gia' c'erano stati report simili su pozzi fraccati in Colorado, Ohio, Pennsylvania. In quest'ultima localita' nel 2004 morirono tre persone, incluse un neonato. Nella citta' di Pavillion, Wyoming, hanno trovato che 11 di 39 pozzi fraccati
erano stati contaminati da sostanze chimiche, petrolio, gas, arsenico, vanadio, rame e metalli pesanti. Qui alcuni sono animali sono morti o rimasti ciechi, si pensa per colpa di arsenico.

Ma appunto questa e' la prima volta che il tutto viene pubblicato su un articolo di scienza, un po come il miele agli idrocarburi della Val D'Agri.

Uno degli autori del paper dice che il livello di inquinamento e' maggiore di quanto ci si aspettasse.

I petrolieri, come da copione, dicono che e' tutto "naturale". Prima non c'era, ora si, ma e' una coincidenza. Hanno anche detto che lo studio e' fatto male e che loro i pozzi li trivellano per bene. Per il Wyoming hanno detto invece che gli inquinanti erano dovuti all'agricoltura.

Cos'altro possono dire se non che e' sempre colpa di qualcun altro?

Lo stato di New York ha una moratoria contro il fracking fino a Giugno. Gli attivisti vogliono prolungarla. Intanto la Exxon Mobil si porta avanti e ha fatto domanda per prendere un milione di litri di acqua al giorno dai fiumi del New Jersey per i suoi pozzi.

Sunday, May 8, 2011

Confindustria: petrolio compatibile con la natura



Per non perdere tempo, Mercoledi' mattina quei gran signori della Confindustria hanno deciso di incontrarsi con i candidati sindaci di Lanciano, alle ore 11 a Mozzagrogna, nei pressi del Mario Negri Sud, per parlare di petrolio, e per dire che e' cosa buona e giusta.

L'indirizzo esatto e' Localita' Castello di Septe, SP Pedemontana, Mozzagrogna. Il tutto e' coordinato da tale Marilena Mariani, di Confindustria.

Nel loro manifesto non lo dicono, ma che fare il lavaggio del cervello sul tema del petrolio sia lo scopo dell'incontro e' un fatto passatomi da qualcuno dentro Confindustria, di cui mi fido e che ha a cuore l'Abruzzo verde.

Soprattutto, perche' mai Confindustria vorra' parlare con i candidati sindaci se non per favorire i propri interessi - di cui il petrolio e' parte fondamentale?

Spero che qualcuno ci possa andare, fare domande intelligenti, rompergli le scatole - e poi raccontare e/o filmare.

Soprattutto voglio vedere e sentire i candidati sindaci di Lanciano cosa hanno da dire, per poi decidere a chi dare la mia preferenza.

Intanto ecco qui in cima, due pagine tratte Abruzzo Economia di Aprile/Maggio 2011 con Teodoro Calabrese - Confindustria - che vuole solo speculare sui vostri polmoni e poi me.

Thursday, May 5, 2011

Franco Caramanico - canne al vento

"Allora per quando quanto riguarda l’aspetto più politico, io dico che sicuramente il discorso di carattere ambientale è relativo all’autorizzazione sui pozzi, ma io non ne voglio fare una questione, dico in maniera molto chiaro qual è la mia posizione, io ritengo che oggi le verifiche di carattere ambientale danno assicurazione al territorio sulla bontà dell’intervento, diversamente noi dovremmo mettere in discussione questi pronunciamenti, devo dire che anche come Assessore all’energia devo dire che questa possibilità con la Regione Abruzzo, con le dovute prescrizioni, con i dovuti accorgimenti penso che sia una possibilità che non possiamo perdere. "

Franco Caramanico, sul Centro Oli di Ortona, 2007


Franco Caramanico era l'assessore all'ambiente della regione Abruzzo al tempo del Centro Oli di Ortona, nel 2007. Allora siedeva nel PD, ora chissa, folgorato sulla via di Vendola, si e' trasferito a SEL.

A suo tempo, da assessore all'ambiente, non fece nulla, ma proprio nulla, contro le trivelle in Abruzzo. Anzi, diede pure il nulla osta del suo assessorato alla compatibilita' ambientale per una raffineria fra le vigne del Montepulciano!

A suo tempo non ritenne opportuno parlare alla gente, prendere posizioni, fare qualasiasi cosa. Si nascose dietro un discorso contorto che si puo' riassumere come: io non ci posso fare niente e disse che quelli che firmo' erano "atti dovuti", che erano responsabili tutti - giunte passate, Del Turco, Prodi, Bersani, comuni - tutti, ma non lui.

Ora se ne esce con questi proclami sul petrolio, attaccando Gianni Chiodi ed affermando:

ci chiediamo per quale motivo l'Abruzzo non abbia presentato parere negativo alla realizzazione del progetto in sede di procedura per la valutazione di impatto ambientale.

Beh, io mi chiedo per quale motivo non l'abbia presentato lui pareri negativi al tempo del Centro Oli, o di Ombrina Mare le cui attivita' esplorative arrivarono sotto il suo mandato di assessore all'ambiente dal 2005 al 2008.

Ora, tutti sanno che io non approvo il comportamento di Chiodi, neanche un pochino, ma questo non farsi l'esame di coscienza, far finta che la gente dimentica e ora svegliarsi dopo un lungo torpore e solo perche' gli fa comodo, senza nemmeno chiedere scusa per i comportamenti passati e' secondo me vergognoso. Ecco cosa dice Franco Caramanico:

Quanto a noi intendiamo partecipare alla manifestazione in programma sabato prossimo a Termoli per dire ancora una volta no a chi intende favorire la petrolizzazione del nostro Abruzzo.
Ma se uno che ha favorito la petrolizzazione per inerzia e' stato proprio lui a suo tempo! Chissa' dov'era alle manifestazioni di Ortona di tre, quattro anni fa. Chissa quante osservazioni ha scritto lui alla regione e al governo centrale. Chissa' quanti allarmi ha dato lui al popolo abruzzese. Chissa quante conferenze organizzative ha autorizzato lui. Chissa. Il fatto poi che usi la parola petrolizzazione mi fa sorridere - me la sono inventata io per dare il titolo a questo blog!

Caro Franco, e' troppo tardi. Dovevi farli prima i proclami e le manifestazioni, prima capisci?, prima, quando non era di moda, quando dovevi studiare il problema e convincere tu - assessore all'ambiente - l'opinione pubblica e Ottaviano del Turco, e non adesso, dopo che e' venuta una dall'altra parte del pianeta a fare il lavoro che dovevi fare tu.

Troppo facile fare i proclami adesso. Troppo facile.

Vuoi fare invece una cosa buona? Trova un altro tema, uno che non va di moda, e lavora su quello.

Che ne pensa Caramanico dell'inceneritore di Treglio?

Che ne pensa Caramanico del "resort" scandalo a San Vito Marina che sventrera' una intera collina per fare arricchire gli speculatori di turno, in questo caso Giovanni Pagliaroli?

Che ne pensa Caramanico del Parco della Costa teatina?

Che ne pensa Caramanico dei nostri fiumi tutti inquinati?

Cosa vuole fare lui di concreto per tutte queste cose?

Perche' non lavora su questi temi? Perche' non si da' da fare per qualcosa per il quale si deve lavorare per davvero? E' troppo facile adesso andare sulla stampa, ora che tutta la popolazione civile e' stata informata e sensibilizzata e non devi fare altro se non cavalcare l'onda.

It's too easy.


Monday, May 2, 2011

Comunicato stampa

In data 7 Maggio 2011 si svolgerà a Termoli (Campobasso) alle ore 10:00 e in zona porto, una manifestazione nazionale contro le trivelle nei mari italiani.

L'evento scaturisce dall'autorizzazione concessa dal Ministero dell'Ambiente all'irlandese Petroceltic, per ispezioni sismiche a soli 26 chilometri dalle isole Tremiti, nei mari fra Abruzzo, Puglia, Molise.

La manifestazione non ha carattere politico ed intende essere un forte segnale alle autorità centrali che tutta l'Italia, da nord a sud non intende diventare un campo di petrolio o di shale gas, nè in terra nè in mare.

Le ispezioni sismiche sono effettuate tramite airgun, con violenti spari ad aria compressa, ripetuti ad intervalli di pochi minuti e su tracciati di centinaia di chilometri. Causano sensibili diminuzioni del pescato e hanno effetti negativi sul sistema di orientamento e di udito
dei cetacei che possono spiaggiare, restare feriti e anche morire dopo una lenta agonia.

Soprattutto, le ispezioni sismiche sono solo il preludio dell'invasione petrolifera nei nostri mari. Dopo l'airgun infatti vengono i pozzi preliminari, e quelli permanenti che restano in mare per almeno 30 o 40 anni e che varie ditte petrolifere gia' programmano. Ciascun pozzo porta
con sè petroliere, oleodotti, visuali rovinate, infrastruttura industriale, riversamenti a mare accidentali o volontari, possibilita' di scoppio e subsidenza, che nulla hanno a che vedere con l'attuale assetto delle coste italiane, tantomeno del basso Adriatico.

La gran parte delle concessioni sono richieste da ditte straniere e portano pochissimi vantaggi agli italiani, sia in termini occupazionali che economici. La Northern Petroleum, la Petroceltic, la Mediterranean Oil and Gas, la Sound Oil, la Po Valley, la Transunion Petroleum, l'Audax, la Forest Oil, l'ENI, l'Adriatica Idrocarburi, la Hunt Oil, la Vega Oil, la Cygam gas, la Aleanna resources, l'Edison Italia, la Appennine Energy, la Total, intendono trivellare tutta la dorsale Adriatica, il mar Ionio, la Sicilia, alcune località sarde e su terraferma.
Alcune comunità sono informate, altre meno.

Il Ministero per l'ambiente americano - the Environmental Protection Agency -
stima che per ogni barile di petrolio estratto, se ne producono dieci di acque di scarto, sature di metalli pesanti, idrocarburi e sostanze tossiche per la salute del mare e delle persone. Spesso queste sostanze vengono rilasciate direttamente a mare.

Lungo le coste atlantiche e pacifiche degli USA vige il divieto di trivellare a 160 Km dalla riva, per precauzione e per proteggere turismo e pesca. In Italia lo stesso limite è di sole 5 miglia nautiche - 9 chilometri circa - distanza introdotta solo nel 2010 e che non protegge assolutamente le noste coste e i nostri mari.

I cittadini raggruppati in decine di associazioni culturali, sportive, ambientaliste e religiose, invitano il Ministro Prestigiacomo a revocare i permessi petroliferi per il basso Adriatico, come richiesto dalle regioni Puglia, Abruzzo e Molise e a varare una legge che
vieti ogni tipo di attività petrolifera futura nel mare Adriatico, un mare chiuso e poco profondo, coinvolgendo anche le nazioni dell'ex-Yugoslavia.

Ricordiamo al Ministro che basta un solo incidente - uno solo e anche meno grave di quello del golfo del Messico - per rovinare uno dei mari con la più alta biodiversità del mondo,
vanificare anni di promozione turistica delle nostre coste, e mettere a rischio pesca, bellezze naturali e la vita di chi trae reddito e lavoro dal mare.

Nel 2011, l'Italia merita di meglio che diventare un campo di petrolio.

Per informazioni e contatti:

Maria Rita D'Orsogna, PhD
dorsogna AT csun DOT edu

Aderenti:

Regione Puglia
Provincia di Campobasso
Provincia di Foggia
Provincia di Chieti
Provincia di Pescara
Comune di Foggia
Comune di Termoli (Campobasso)
Comune di Citta' Sant'Angelo (Pescara)
Comune di Vieste (Foggia)
Comune di Montesilvano (Pescara)
Comune di Roseto degli Abruzzi (Teramo)
Comune di Vasto (Chieti)
Comune di Giulianova (Teramo)
Comune di Peschici (Foggia)
Comune di San Salvo (Chieti)
Comune di Lanciano (Chieti)
Comune di Serracapriola (Foggia)
Comune di Tollo (Chieti)
Comune di Pineto (Teramo)
Comune di Carpino (Foggia)
Comune di Fossacesia (Chieti)
Comune di San Nicandro (Foggia)
Comune di Torricella Peligna (Chieti)
Comune di San Severo (Foggia)
Comune di Alba Adriatica (Teramo)
Comune di San Vito Chietino (Chieti)
Comune di Miglianico (Chieti)
Comune di Manfredonia (Foggia)
Comune di Rocca San Giovanni (Chieti)
Comune di Lucera (Foggia)
Comune di Treglio (Chieti)
Comune di Rodi Garganico (Foggia)
Comune di Vico del Gargano (Foggia)
Comune di Mattinata (Foggia)
Comune di Roccamontepiano (Chieti)
Legambiente Italia
Assoturismo Abruzzo
Confesercenti Abruzzo
Confesercenti Puglia
Confcommercio (Foggia)
Confcommercio (Chieti)
Camera di Commercio (Foggia)
Confederazione Generale Italiana del Lavoro - Puglia
Confederazione Generale Italiana del Lavoro - Molise
Confederazione Generale Italiana del Lavoro - Abruzzo
Italia Nostra - Pescara
Italia Nostra - Foggia
Greenpeace Italia
Touring Club Italiano
Vas Verdi Ambiente e Societa'
Guardie Ecologiche Volontarie - Parco di Montevecchia e Val Curone (Lecco)
Comitato Difesa di Chioggia - Chioggia (Venezia)
Le Cinque Isole - Tremiti (Foggia)
Il deposito dei sogni onlus - Pescara
Confederazione Italiana Agricoltori - Vasto (Chieti)
Club Alpino Italiano - Vasto (Chieti)
Adiconsum - Foggia
Verde Abruzzo Produttori Biologici - Chieti
Vastesi.com - Vasto (Chieti)
Arci - Vasto (Chieti)
Centro Turistico Giovanile - Bari
Centro Turistico Giovanile - Campania
Centro Turistico Giovanile - Puglia
Legambiente - Circolo Foggia
Legambiente - Circolo "Dai Colli all'Adige", Este (Padova)
Legambiente - Circolo Setta Samoggia Reno (Bologna)
Universita' degli Studi di Foggia
Ambiente e/è vita - Roma
Associazione Bed and Breakfast Parco Maiella Costa Trabocchi - Ortona (Chieti)
Rivista D'Abruzzo - Ortona (Chieti)
Associazione Molise-Europa - Termoli (Campobasso)
Marelibero Abruzzo - Pescara
Comitato Cittadini per l'Ambiente - Sasso Marconi e Marzabotto (Bologna)
Il Gargano Nuovo - Monte Sant'Angelo (Foggia)
Pro Natura Abruzzo - Castel di Sangro (L'Aquila)
Gargano Libero - Foggia
Link - Bari
Fare Verde - Conversano (Bari)
Azienda di Promozione Turistica - Bari
Azienda di Promozione Turistica - Taranto
Azienda di Promozione Turistica - Brindisi
Azienda di Promozione Turistica - Foggia
Azienda di Promozione Turistica - Lecce
Comitato Appennino Salute e Territorio - Loiano Monghidoro (Bologna)
San Vito Vela - San Vito Chietino (Chieti)
Animalisti Italiani - Lanciano (Chieti)
Consorzio Operatori Turistici "Cotug" - Rodi Garganico (Foggia)
Archeoclub - San Vito Marina (Chieti)
Cogecstre - Vasto (Chieti)
Acqua Aria Terra Molise - Campobasso
Consorizio Operatori Turistici Gargano Mare - Foggia
Parco nazionale del Gargano - Monte Sant'Angelo (Foggia)
Comunità del Parco - Ischitella (Foggia)
Comitato per la Tutela del Mare del Gargano - Foce Varano (Foggia)
Azienda Promozione Tursitica Provinciale - Foggia
Fondo Ambiente Italiano Foggia
Fondo Ambiente Italiano Vasto (Chieti)
WWF Abruzzo
WWF Molise
HabitatLab Onlus - Pescara
Circolo SEL - Foggia
Five Festival Sud System - Foggia
Marevivo - Roma
Comunicare Turismo - Foggia
Libera Scelta - Lettomanoppello (Chieti)
Slow Food - Foggia
Giovane Italia - Foggia
Associazione guide turistiche della Puglia - Foggia
Comitato Daunia e Gargano - Ischitella (Foggia)
Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano - Teramo
Rimboschiamo Peschici - Peschici (Foggia)
Terra Nostra Onlus - Poggio Imperiale (Foggia)
Centro Studi Martella - Peschici (Foggia)
Argod - Sanicandro Garganico (Foggia)
Gruppo Archeologico Garganico S. Ferri - Vico del Gargano (Foggia)
Emergency - Foggia
CicloPazzi - Lanciano (Chieti)
Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto - Otranto (Lecce)
Puntoeacapo - Roma
Comparto Biccari Zona 167 - Foggia
Unione Nazionale pro loco d'Italia - Foggia
Confederazione italiana sindacati lavoratori - Foggia
Associazione Punto di Stella - Peschici (Foggia)
Diario Montanaro - Monte Sant'Angelo (Foggia)
Liberta' di Parola - Ortona (Chieti)
Comitato Foggia Propositiva - Foggia
Unione generale del Lavoro - Foggia
Costambiente - Atessa (Chieti)
Gruppo Archeologico Dauno - Foggia
Garganistan Web- Foggia
Life in Abruzzo - Colledara (Teramo)
Fare Ambiente Puglia - Foggia
Associazione la Mejofauna - Isole Tremiti (Foggia)
Brancaleone - Roccamontepiano (Chieti)
Associazione Libera - Termoli (Campobasso)
Si energie rinnovabili, no petrolio - Monopoli (Bari)
No scorie Trisaia - Rotondella (Matera)
Organizzazione Lucana Ambientalista - Potenza
Task Force Ambientale (Teramo)
Stoppa la Piattaforma - Sciacca (Agrigento)
Gestione Partecipata del Territorio - Bomba (Chieti)
Comitato Abruzzese del Paesaggio (Pescara)
Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie - Termoli (Campobasso)
Citta' Plurale - Matera
Manichini D'Ottone - Pescara
Associazione Culturale Carpino Folk Festival - Carpino (Foggia)
Le Colonne d'Ercole - Ortona (Chieti)
Marevivo - Bari
Osservatorio diplomatico internazionale -
Associazione Genitori di Vico del Gargano - Vico del Gargano (Foggia)
Istituto Scolastico Cesare de Titta - Lanciano (Chieti)
Movimento 5 Stelle - Rovigo
Nuovo Senso Civico - Lanciano (Chieti)
OLA Channel - Venosa (Potenza)
Lipu Puglia, Gravina di Laterza (Taranto)
Associazione le cinque isole - San Domino, Isole Tremiti (Foggia)
Cicolamici Fian - Foggia
World Activity Club - Vasto (Chieti)
Comunita' dei Padri Passionisti - Fossacesia (Chieti)
Consulta Giovanile del comune di Vasto - Vasto (Chieti)
Pro-loco Manfredonia (Foggia)
Lecceta di Torino di Sangro, Torino di Sangro -(Chieti)
Comunita' Francescana Miracolo Eucaristico - Lanciano (Chieti)
Comitato No Petrolio - Tollo (Chieti)
Costituente del Parco della Costa Teatina - Vasto (Chieti)
WWF Zona Frentana e Costa Teatina (Chieti)
Centro Turistico Giovanile "Egnatia" - Monopoli (Bari)
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni - Tortoreto (Teramo)
Emergenza Ambiente Abruzzo - Pescara
Chietiscalo.it - Chieti
Giovani Democratici - Foggia
Comitato Natura Verde - Tollo (Chieti)
Abruzzo in Movimento - Ortona (Chieti)
Associazione Radicali Lucani - Potenza
Giacche Verdi Gruppo Gargano - Vico del Gargano (Foggia)
Associazione Tutela e Salute dell'Ambiente di Basilicata - Potenza
Valorizzazione delle Terre Pubbliche attraverso le Popolazioni Locali - Assergi (L'Aquila)
No all'Italia petrolizzata - Los Angeles (California)