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Wednesday, September 11, 2013

Texas: class action di 48,000 persone contro la BP per 10 miliardi di USD


Chad Pinkerton, 
 class action contro la BP

Non se la passa per niente bene la BP.

Per chi segue le notizie qui negli USA non passa giorno che non ci sia un altro colpo di scena nella battaglia in tribunale per lo sversamento del golfo del Messico, per il quale la BP e' gia' stata condannata a quasi 50 miliardi di dollari.

Adesso c'e' una nuova causa, questa volta in Texas, per inquinamento dell'aria  della citta' di Texas City da parte di una ex raffineria della BP nel 2010.

La raffineria di Texas City era gia' scoppiata nel 2005, causando la morte di 15 persone, per cattiva manutenzione e negligenza sulle norme di sicurezza per risparmiare.

Ci fu una causa a suo tempo da parte di circa 4,000 persone, e la BP sborso' in totale 2 miliardi di dollari per i danni a persone e altri 50 miliardi per multa punitiva per i danni all'ambiente.

Uno direbbe: beh, adesso, avranno imparato la lezione, no? Saranno piu' attenti? E invece no.

Nel 2010 infatti un altro incidente, con un violento scoppio che per fortuna non causo' morti immediati ma che inquino' tutto il circondario con emissioni tossiche dal 6 Aprile fino al 16 Maggio. 

Si ruppe l'unita' di hydrocracking della raffineria. E' qui che si spezzettano le molecole piu' complesse degli idrocarburi in altre componenti piu' semplici. L'idrogeno e' usato per la purificazione e per eliminare zolfo e azoto. E' grazie a questo processo che si creano diesel, carburante per aerei e in alcuni casi anche la benzina.

Dopo l'incendio e lo scoppio la BP invece di chiudere l'unita' che continuava a rilasciare monnezza, decise di operarlo al minimo.

Alla gente non fu dato sapere niente fino al 4 Luglio 2010, giorno in cui la BP dovette sottometterei il rendiconto finale dell'incidente alle autorita'.

Vennero rilasciati in atmosfera circa 9,000 chilogrammi di benzene, un cancerogeno ed altri 250,000 di monossido di carbonio, per un totale di 40 giorni, facendo ammalare un sacco di gente.

Fra i sintomi: mal di testa, sinusiti, sangue dal naso, reazioni allergiche, tutti sintomi consistenti con l'esposizione al benzene.

Come dire, non e' morto nessuno, ma chissa' in quanti moriranno in futuro per avere inalato un cancerogeno per 40 giorni!

La cosa interessante e' che pero' questa volta e' praticamente tutta Texas City in causa contro la BP.

Texas City ha infatti circa 45,000 abitanti e la attuale causa e' stata portata avanti da 48,000 individui nel circondario della raffineria che hanno presentato una class action.

I primi 4 a comparire in tribunale, oggi 11 Settembre, hanno chiesto $200,000 l'uno per compensazione, e ci si aspetta che lo stesso faranno tutti i restanti 47,996.

Fanno un totale di circa 10 miliardi di dollari.

Il portavoce dei facenti causa alla BP ha dichiarato che tutti i soldi che porteranno a casa saranno dati in beneficenza.

La BP dice che nonostante tutto quel benzene non c'e' stato inquinamento e che e' tuttapposto.


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