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Wednesday, December 4, 2013

Civitacquana - all'aceto!


Ecco il comunicato stampa originale.

Ovviamente ora tutti a saltare sul carro -  a partire dai politici. Interessante che a parte tutto il lavoro che c'e' stato dietro, anche scovare gli annunci agli investitori e' toccato alla sottoscritta.

Gianni Chiodi, che approva le trivelle di gas a Teramo, dice che e' tutto merito suo. Che vomito.

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In data 25 Novembre 2013 la Cygam Energy Italia, titolare del permesso Civitaquana ha inoltrato la richiesta di rinuncia alla concessione stessa, come pubblicato nel Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e della Geotermia.

Civitaquana si estende fra le province di Pescara, Chieti e Teramo e copre un area di circa 600 chilometri quadrati. Il permesso stato conferito nel 2007 alla Cygam Gas, canadese - per il 65% - e alla Petroceltic, irlandese - per il rimanente 35%.

I motivi della rinuncia sono stati illustrati agli investitori dalla Petroceltic che annuncia che:

"The Operator has recently submitted an application to the relevant Ministry for the relinquishment of the license as Regional Legislation does not currently allow exploration of oil in the license area."

"L'operatore ha recentemente sottomesso una applicazione al Ministero competente per la rinuncia della licenza perche' la legislazione regionale non consente l'esplorazione di petrolio nell'area della
concessione"

La rinuncia dunque, in prima lettura, e' merito della legge regionale 48 del 2010, varata dal governo Chiodi.

Ma quella legge, e la rinuncia che ne consegue, partono da molto piu' lontano che dalla penna di Chiodi.

Dopo l'ENI ad Ortona e la Forest Oil a Bomba, la Cygam gas e la Petroceltic abbandonano l'Abruzzo grazie all'attivismo, al tempo, all'intelligenza, all'amore di tutti gli Abruzzesi che si sono mobilitati dal primo giorno del Centro Oli fino ad adesso.

E' stata l'incessante partecipazione popolare che ha messo pressione ai politici che hanno dovuto fare le cose giuste, e ai petrolieri che si sono dovuti arrendere di fronte alla testardaggine di un popolo intero.

C'e' ovviamente molto ancora da fare, con gli incubi Ombrina ed Elsa, le trivelle nel teramano e il maldestro tentativo di far passare il messaggio che le estrazioni e la ricerca di gas siano meno dannose che quelle di petrolio. Ma la strada maestra e' tracciata, e occore solo continuare a rompere le
scatole a tutti.

Mi auguro anche che questo altro pezzo di Abruzzo salvo dalle trivelle sia di incoraggiamento a tutte le realta' locali che lottano per salvare il territorio da altri scempi meno "famosi" del petrolio -
cave, inceneritori, amianto, fiumi inquinati - ma ugualmente meritevoli di attenzione, di scandalo, e di attivismo partecipato.

Sette anni fa, nessuno avrebbe mai immaginato che saremmo arrivati fin qui con il petrolio.

Maria Rita D'Orsogna

 


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Beh, una cosa buona la legge Chiodi l'ha fatta.

Ha spaventato gli investitori stranieri che hanno abbandonato una delle loro concessioni di petrolio in terraferma.

Si tratta di Civitaquana, fra Pescara, Chieti e Teramo, di circa 600 chilometri quadrati e che era stata conferita ai trivellanti nel 2007. Era di proprieta' mista fra la Cygam gas, canadese, al 65% e la Petroceltic, irlandese, al 35%.

I siti ministeriali parlano di "istanza di rinuncia pubblicata nel B.U.I.G. Anno LVII - N. 11."

E perche' rinunciano? 

Beh, ecco cosa dice la Cygam gas:

Two further existing licences, C.R148.VG and Civitaquana, are still held by the Company but will be relinquished in the near future and have therefore not been included in these acreage totals.





Ma e' la Petroceltic a dire come stanno le cose per davvero:

The Operator has recently submitted an application to the relevant Ministry for the relinquishment of the license as Regional Legislation does not currently allow exploration of oil in the license area.


 
Amen. La legge regionale non consente la trivellazione in Abruzzo!

Ma prima che Chiodi prenda troppi meriti, ricordiamoci tutti da dove e' venuta quella legge: dalla penna di Chiodi si, ma dalle mani, dal tempo, dall'intelligenza, dall'amore di tutti gli Abruzzesi che si sono mobilitati dal primo giorno del Centro Oli fino ad adesso contro le trivelle e che gli hanno messo pressione, a Chiodi come ai petrolieri.

Relentlessly.

Era proprio questo lo scopo del tutto: fargli paura a questi prepotenti del petrolio, che qui non ci devono neanche pensare di venire perche' non sono benvenuti.

E penso che l'abbiano capito: dopo avere visto la fine di Bomba, e del Centro Oli e prima ancora che perdersi per vie legali, e incontri interminabili in sede di VIA, e proteste e angoscie varie, e considerato lo schifo che c'e' sottoterra, si arrendono!

Si arrendono prima. Si arredono ad una regione di 1 milione di abitanti, dalle loro sede luccicanti di Calgary e di Dublino.

Chi l'avrebbe mai detto?

Io sento l'adrenalina a mille, perche' so cosa c'e' dietro tutto questo -- sulla mia pelle, sulle mie lacrime e sulle tante cose che ho dovuto ingoiare in questi anni e che non si possono scrivere qui.

Sono contenta, stanca, and so damn proud of myself.

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PS: La notizia buona e' anche per i Sicliani: la Cygam Gas era titolare anche di una concessione in mare al largo di Siracusa, la C.R148.VG, che abbandonano assieme a Civitacquana.

Eccola, anche questa di 330 chilometri quadrati, e' all'aceto.






1 comment:

Unknown said...

Ottima notizia!!!! E grazie a tanti che si impegnano, con costanza e generosità, per queste questioni che coinvolgono tutti!!! Grazie mille!!! :-)