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Thursday, January 9, 2014

Disney, il fracking e la protesta





"The sole intent of the collaboration between Radio Disney and the nonprofit Rocking in Ohio educational initiative was to foster kids' interest in science and technology. Having been inadvertently drawn into a debate that has no connection with this goal, Radio Disney has decided to withdraw from the few remaining installments of the program"


Radio Disney che annulla tutte le attivita' di propaganda da parte dei petrolieri per promuovere il fracking. Sono arrivate 75,000 firme da parte di residenti e genitori.

Negli scorsi mesi Radio Disney ha visitato 26 localita' dell'Ohio per promuovere le virtu' del petrolio e del gas in Ohio.




In Ohio i fraccanti hanno grandi aspirazioni. Il governatore John Kasich -- un repubblicano -- pensa che il fracking sara' la rinascita economica del suo stato e cosi' vorrebbe estendere la pratica ai terreni statali, inclusi i parchi e i campus universitari.

I cimiteri, quelli invece li trivellano gia' in Ohio.

Ovviamente non mancano siti di trattamento e di stoccaggio di acqua di risulta, contaminata e tossica, come non mancano casi di inquinamento delle falde acquifere secondo i dati riportati dall'Associated Press proprio qualche giorno fa. Non potevano neanche mancare una serie di terremoti, nella pressi della citta' di Youngstown, dovuti proprio alle attivita' di fracking e di reiniezione di materiale di scarto nel sottosuolo. 

Ma al govenatore questo non importa, come non importano le proteste che si moltiplicano in tutti gli stati USA, incluso l'Ohio con persone che non vogliono piu' sentirne di acqua inquinata e di aria malsana.

E cosi' arriva l'idea geniale: "Rocking in Ohio", sponsorizzato dalle ditte del fracking per "sensibilizzare" ed "istruire" i ragazzi delle scuole elementari sulla bonta' delle trivelle. Il programma e' partito da Cleveland e fa parte dell' "Ohio and Gas Energy Education Program" con il benestare del sistema scolastico dell'Ohio.

Nel programma si mostra ai ragazzi come funzionano gli le trivellazioni e gli oleodotti. Ai ragazzi viene chiesto di costruire un oleodotto con le cannuccie e di farci passare delle palline. Chi arriva piu' lontano vince. A coreografare il tutto le musiche, i balli e i personaggi della Disney.

L'idea dei fraccanti era di partire dall'Ohio e di allargare il tour ad altri stati USA se ci fosse stato successo.

Non e' la prima volta che questa "informazione" di parte viene propagandata dai petrolieri, e che i trivellanti cercano di fare breccia sulle menti dei piu' giovani sperando che questo si trasformi in una sorta di accettazione delle trivelle a vita.

Ma e' la prima volta che di mezzo c'e' Walt Disney, ditta cosi nota e cosi amata dai ragazzi.

E' stato un boomerang.

Appena Al Jazeera ha denunciato il tutto, la Walt Disney, gli uffici governativi dell'Ohio, e le scuole interessate sono state inondate di messaggi da parte di cittadini, mamme e persone scandalizzate dall'indottrinamento degli alunni.

In poche ore sono state raccolte 75,000 firme di protesta contro la propaganda petrolifera.

Il risultato? Il 9 Gennaio 2014 Radio Disney si e' dissociata dalle dimostrazioni pro-fracking, ed ha annullato tutti i concerti rimanenti.

E in Italia?

In Italia non c'e' bisogno di scomodare Radio Disney.

L'ENI controlla il 100% dell'Agenzia Giornalistica Italiana, una delle piu' grandi agenzie di stampa del paese. Ha o ha avuto, direttamente o attraverso la Fondazione Eni Enrico Mattei o la sua patinata rivista OIL, partnership con Jovanotti, con i giornalisti Lucia Annunziata, Federico Rampini e Carlo Rossella, con Rocco Papaleo, con Joaquin Navarro Valls a suo tempo direttore dell'Ufficio Stampa del Vaticano, con le case editrici Feltrinelli e Rizzoli, con docenti della Bocconi, e della Scuola di Giornalismo dell'Universita' Cattolica di Milano e diversi altri rami del nostro vivere civile.


C'e' qualcuno che si scandalizza che la nostra informazione passa per una ditta petrolifera?

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