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Saturday, August 2, 2014

I terremoti dell'Emilia Romagna, Science e i conflitti di interesse -- ENI, Gas Plus, Padana Energia ed Assomineraria







La Commissione "americana" incaricata di studiare il giacimento Cavone

"Nuovi studi sponsorizzati dall'industria petrolifera escludono ogni legame fra i terremoti italiani e la produzione di petrolio"

1 Agosto 2014


I due terremoti mortali che hanno colpito l'Emilia Romagna nel nord dell'Italia nel 2012 continuano a generare scosse di assestamento politico. 

Secondo il governo italiano, una relazione scritta da sei scienziati americani mette a tacere l'ipotesi iniziale che i terremoti in zona che hanno ucciso 27 persone, potrebbero essere stati innescati da un aumento della produzione di petrolio nel vicino giacimento Cavone.

Ma alcuni ricercatori non ne sono convinti, ed esperti e pubblico allo stesso modo criticano le origini dello studio, che il governo ha richiesto dal proprietario del giacimento di petrolio.

La possibilità che le attività a Cavone potrebbero aver innescato i due terremoti, un evento di magnitudo 5.9 il 20 maggio 2012 e un evento di magnitudo 5.8 nove giorni dopo, è stata sollevata all'inizio di quest'anno nel rapporto ICHESE, da un gruppo di scienziati convocati nel dicembre del 2012 su richiesta del governo regionale dell'Emilia-Romagna, a seguito di voci locali, secondo le quali le perforazioni esplorative per un impianto di stoccaggio di gas avevano causato i terremoti.

Il gruppo ICHESE -- costituito da due italiani e tre geoscienziati stranieri oltre che dall'ingegner Franco Terlizzese, direttore delle risorse energetiche minerali presso il Ministero dello Sviluppo Economico in Italia per lo sviluppo -- ha invalidato la prima ipotesi. Lo stesso gruppo pero', scopre che la maggiore estrazione di petrolio e la reiniezione di acque reflue nel vicino campo Cavone era correlato con un aumento di attività sismica nell'anno precedente i terremoti. Il gruppo ICHESE ha cosi' concluso che per i fenomeni sismici del 20 maggio "non si può escludere" una origine umana, ma aggiungono che per essere sicuri era necessaria una modellazione basata sulla fisica del giacimento di petrolio.

La relazione ICHESE  ha generato polemiche, in parte perché il governo regionale lo ricevette a metà febbraio 2012, ma lo ha solo reso pubblico il 15 aprile, appena 4 giorni dopo che Science riporto' le principali conclusioni dello studio. Il Presidente della Regione Vasco Errani ha spiegato che aveva bisogno di tempo per effettuare "ulteriori studi" e per "non provocare allarme." La sua amministrazione sospese tutti i nuovi esplorazione di idrocarburi nella regione.

Sia il Ministero dello Sviluppo Economico e il governo regionale dicono che l'ultima relazione, scritta da importanti geologi statunitensi, risolve la controversia. I ricercatori statunitensi hanno sviluppato un modello matematico per simulare gli effetti meccanici di flusso del fluido sulle rocce e in tutto il giacimento di petrolio Cavone. Il modello si ispira anche misurazioni della pressione del fluido sul fondo del conferimento delle acque reflue ben eseguito dall'operatore del campo, Padana Energia, nel maggio e giugno di quest'anno. Gli esperti concludono che le attività a Cavone non potevano avere sufficente alterazioni in pressione e stress all'interno della crosta da poter innescare i due terremoti.

In un comunicato, il ministero cita un'analisi dall'Istituto Nazionale Italia di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che "attesta la validità" del nuovo rapporto. Anche alcuni scienziati danno applaudono al nuovo rapporto. Marco Mucciarelli, sismologo presso l'Istituto Nazionale Italia di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, dice lo studio fornisce una risposta "inequivocabile" alle incertezze sullo studio Cavone.

Altri, invece, contestano il lavoro. Nel loro modello, i ricercatori americani hanno simulato come i cambiamenti di produttivita' a Cavone avrebbero influenzato la faglia piu' vicina al campo -- Mirandola -- ma non la più lontana faglia di Medio Ferrara, a circa 20 km di distanza. Ma un esperto di sismicità indotta che desidera rimanere anonimo sottolinea che e' stato proprio a causa della faglia Medio Ferrara che si è verificato il terremoto del 20 maggio.

Nessuno degli esperti degli Stati Uniti ha risposto alle ripetute richieste di una risposta.

Nel frattempo, Franco Ortolani, geologo in pensione presso l'Università di Napoli Federico II, ha pubblicamente attaccato quello che lui chiama "una partita giocata tra le parti interessate", lamentando che il compito di gestire le nuove ricerche e prendere le misure di pressione e' stato affidato proprio alla Padana Energia. Sostiene che solo la magistratura ha l'autonomia per fare luce sulla controversia. Infatti, la scorsa settimana una serie di gruppi ambientalisti ha presentato una denuncia in diversi tribunali locali chiedendo un'inchiesta di entrambi gli studi ICHESE e quelli statunitensi.

Science ha scoperto che Padana Energia ha affidato il commissionamento della modellazione ad Assomineraria, che ha lavorato assieme con il ministero. Ma invece di commissionare uno studio nuovo di zecca, l'organismo di settore e il ministero semplicemente hanno rilasciato una versione estesa di ricerca del gruppo americano, che era stato commissionato e finanziato da ENI alla fine del 2012 o all'inizio del 2013. (L'ENI ha venduto Padana Energia alla società Gas Plus nel 2010.) Uno degli autori dello studio, James Dieterich della University of California, Riverside, ha detto la scienza che gli modellazione e test di pressione "hanno confermato le nostre conclusioni iniziali riguardanti le origini dei 2012 terremoti."

Terlizzese difende la scelta di utilizzare la ricerca americana, sostenendo che i sei scienziati di fama internazionale e già ben versato nella materia, aggiungendo che "abbiamo anche bisogno lo studio fatto in fretta." Egli riconosce che la messa in relazione di via Padana Energia "sembra un conflitto di interessi", ma dice che la revisione dall'INGV "attenuato", quel conflitto. La modellazione richiedeva sul giacimento di petrolio che solo il ministero, il governo regionale, e Padana Energia possedevano.

Amen.

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