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Tuesday, February 17, 2015

Obama e l'East Coast, Renzi e l'Adriatico


Tutte le citta' della East Coast che hanno detto no alle trivelle e all'airgun.
Turismo e petorlio non si puo'.


Qui la mappa dei 160 km di barriera protettiva negli USA
Vietato trivellare: rosso
Permesso: verde


Tutto il petrolio che ci lasciamo sottoterra (arancio):
Trivelliamo solo il verde


Si trivellano solo i mari di Texas e Lousiana.



Ecco qui il risultato:
3000 pozzi, lo scoppio del golfo del Messico
e una accozzaglia di oleodotti marini
che e' impossibile monitorare


Il 17 Aprile vuoi essere Gela o vuoi essere Taormina? 


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** Update: 15 Marzo 2016, Obama annuncia che non ci saranno airgun 
e/o trivelle lungo la East Coast **

Salvi 800 mila chilometri quadrati di mare
in Virginia, South Carolina, North Carolina, Georgia

Come? 
La gente si e' ribellata, e con loro politici, stampa, attivita' commerciali.

Il parere unanime e' che 
turismo e petrolio non si puo'.

Vota SI il 17 Aprile 2016






Tutte le citta' della East Coast che si sono dichiarate contro le trivelle e contro l'airgun:
 
  
Tutte le attivita' commerciali della East Coast che si sono dichiarate contro le trivelle e contro l'airgun:

Tutti i politici della East Coast che si sono dichiarati contro le trivelle e contro l'airgun:

Carolinas
Florida
Mid-Atlantic
​Multi-state
Rappresentanti del Congresso USA contro trivelle ed airgun 

Editoriali della stampa della East Coast contro le trivelle e contro l'airgun:



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Le trivelle di Obama - notare la fascia di 50 miglia di protezione - fanno 80 chilometri.
Seppur nella sua follia: altro che trivelle sottocosta dell'Adriatico!


Anche la NASA e' preoccupata - a riva fanno dei test aereospaziali.
 Le trivelle non fanno parte dei test!

Non si capisce questo Obama esattamente che idee abbia sul mare, sul petrolio, sull'ambiente.

Nelle scorse settimane infatti, la sua amministrazione ha presentato un piano di trivellazioni offshore dalla Virginia alla Georgia, passando per North Carolina e South Carolina come si vede dalla foto sopra.

Mentre i petrolieri festeggiano, la gente mormora e si preoccupa.

Ma la cosa che mi fa pensare e' che qui, per quanto scellerato e folle sia questa idea, Obama almeno ha il buon senso di lasciare una fascia protettiva di 50 miglia, circa 80 chilometri.

Se si facesse la stessa cosa in Adriatico, per dirne una, non ci sarebbe scampo per i petrolieri!

L'Adriatico infatti e' in media 100 miglia di larghezza, esattamente160 chilometri. Ottanta noi, ottanta i croati, e l'Adriatico sarebbe chiuso.

Punto e fine.

Matteo Renzi non ha avuto una parola da dire sulle trivelle croate, non una.
E va bene, non gli interessa.

Fioccano intanto gli editoriali contro le trivelle: uno dei principali quotidiani del New Jersey ricorda che uno sversamento di petrolio anche a cento miglia dalle loro spiagge avrebbe effetti devastanti sull’economia, che si basa in larga parte su turismo, acquacultura e pesca. Come da copione i residenti non ne tratterrebbero alcun beneficio, visto che il petrolio e' di chi se lo piglia e tanti saluti.

Stessa cosa dal South Carolina, dove si ricorda che una fascia protettiva di 80 chilometri non e' sufficiente e che le trivelle non sono compatibili con l'industria numero uno dello stato: il turismo.

In realta' tutti i senatori degli stati interessati hanno espresso il proprio no alle trivelle, e tutti per gli stessi motivi: ne guadagnano solo i petrolieri. 

Anche la NASA e' coinvolta, visto che lungo le rive della Virginia c'e' una base aereospaziale e temono che petroliere e pozzi di petrolio potrebbero causare problemi di sicurezza ed incidenti.

In realta' lo stesso piano petrolifero era stato presentato gia' nel 2010, poco prima del disastro nel Golfo del Messico. L’incidente aveva ricoperto di petrolio ben 650 miglia di costa, cioe' la bellezza di 1000 chilometri e quindi, il progetto nefasto era stato ritirato venti giorni dopo perche' impresentabile.

Come ripetuto ad infintium, il petrolio e' ancora li e nessuno sa come ripulirlo.

Forse il governo USA crede che bastino cinque anni a far dimenticare? O a far ripulire?

Ma perche' Obama fa tutto questo? Ne abbiamo parlato tante volte. E' forse un giochino politico per accontentare gli elettori pro-trivelle, e per sembrare "bilanciato" dopo avere chiuso parte dei mari dell'Alaska alle esplorazioni petrolifere? E poi per aiutare chi verra' dopo di lui a prendere voti in questi stati del sud, repubblicani, e amanti dei buchi? Alla fine queste sono proposte che prima di essere messe in atto avranno bisogno di anni ed anni di progettazione e di accordi, molti di piu' che i due ci separano dalle elezioni del 2016 e quindi forse e' solo fumo elettorale negli occhi? 

Che sia una mossa politica e' chiaro: mica Obama chiede di trivellare in California? O in Florida? O anche a New York, dove hanno appena passato una moratoria anti fracking, o nel Maine. Se lo mangerebbero vivo.

Ma anche se e' una mossa politica, e' lo stesso un piano che regala alla Shell, alla ExxonMobil e alla Chevron, un area immensa area per i prossimi anni proprio adesso che ci potrebbe essere veramente la transizione verso le rinnovabili, adesso che le trivelle non sono piu' cosi redditizie.

Interessante che Delaware abbia chiesto di essere escluso dal piano, e che abbia spronato il Bureau of Ocean Energy Management a spostare gli investimenti sulle energie rinnovabili.

Intanto le proteste cavalcano anche in Virginia, speriamo che possano fare anche loro lo stesso e che Obama possa decidere: trivelle o ambiente. Di qua o di la.

Democristianamente in mezzo non si va da nessuna parte.




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