.

.

Monday, July 13, 2015

Obama: la solarizzazione per tutti




Finalmente una decisione di Obama di cui andare fieri.

Nonostante tutti gli ostacoli possibili e immaginabili imposti da petrolieri e da amanti dello status quo, i costi dell'energia solare continuano a calare. Diventa sempre piu' facile passare al sole, i costi sono facilmente recuperabili, si risparmia su tempi che diventano sempre piu' corti, e c'e' anche un pizzico di orgoglio ambientale.

Rimane una barriera economica all'inizio, che diventa anche psicologica. In molti, pensano che non possono permettersi di installare i pannelli sui tetti. E voila'. Fra le tante mosse ambientali discutibili di Obama, questa e' lungimirante e democratica: una solar initiative per aiutare chi non ha il capitale giusto a prodursi l'energia da soli e dai propri tetti.  Direttamente dalla Casa Bianca. E' una proposta bella, articolata, ponderata in cui si vince tutti: i poveri, l'ambiente, e l'economia, visto che il solare incentiva lo sviluppo di posti di lavoro locali. 

La Casa Bianca spiega che negli USA l'industria del sole e' cresciuta dieci volte di piu' del resto dell'economia mentre i costi sono dimezzati.  Obama pone allora l'obiettivo di generare energia dal sole anche in comunita' meno abbienti -- dai tetti delle case popolari, con progetti piccoli e grandi  finanziati da denari pubblici e di filantropi, con assistenza tecnica, e coinvolgendo enti locali a sviluppare progetti verdi anche in comunita' povere.

E con la solarizzazione diffusa, l'obiettivo di creare 75,000 nuovi tecnici specializzati entro il 2020. AmeriCorps, una sorta di servizio civile di volontari partecipera' alla formazione dei tecnici e aiutera' nll'attuazione dei progetti. Ci saranno incentivi per l'assunzione di militari al ritorno dalle guerre in Medio Oriente per dar loro un futuro nell'industria solare, e anzi esiste gia' il programma Solar Ready Vets (dove Vets sta per veteran, reduci di guerra) dove i militari vengono formati per diventare specialisti da impiegare per la solarizzazione delle basi militari americane.

Lo stato della California ha gia' un programma simile, figlio del cap and trade initiative. Ogni anno lo stato fissa delle quote massime di CO2 che possono finire in atmosfera (cap). Una parte viene data gratuitiamente agli industriali, per il resto occorre partecipare ad aste o comprarli direttamente dal governo.  Cosi ciascuno ha la sua quota di CO2. Chi vuole immette in atmosfera di piu' di quanto gli e' concesso -- petrolieri in primis -- puo' scambiare quote aggiuntive con chi invece non usa tutti i propri crediti (trade).

Ogni anno le quote generali vengono abbassate. Ad esempio, il cap del 2015 e' stato di 395 milioni di metri cubi. Nel 2020 sara' di 334. Con i soldi hanno creato la Greenhouse Gas Reduction Fund (GCRF) che vengono usati per promuovere progetti green. Dal Novembre 2012 ad oggi hanno raccolto circa 3 miliardi di dollari.

A Sacramento nasce cosi' GRID Alternatives che elargisce 1,600 pannelli solari gratis ai piu' poveri.
Gratis - dai petrolieri ai tetti. 
Per ora, funziona.

No comments: