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Wednesday, December 2, 2015

Ferrara: la Aleanna Resources a trivellare dentro zone speciali protette










Qui dove dicono che il parere e' negativo



Qui dove dicono che e' positivo

Purtroppo e' positivo!



4060008 ZPS Valle del Mezzano"

Dal Provvedimento di VIA con cui si da esito positivo
alle trivelle in provincia di Ferrara 


E una storia che Kafka non avrebbe potuto scriverla meglio. Purtroppo per noi si risolve con il solito successo dei petrolieri. Perche'? Perche' in Italia chi decide semplicemente non conosce e tanto meno ama -- ne il prezioso territorio che gli e' stato dato, ne la gente che lo vive, e tantomeno la democrazia che dovrebbe rappresentare. Veramente questi burocrati che autorizzano trivelle a destra e a manca non meritano questa nazione.

A vincere e' la Aleanna Resources, microditta americana con sede in Delaware. Da oggi i nostri amici sono autorizzati a bucare un bel pozzo di gas nella concessione Corte dei Signori, per cercare metano a 1400 metri di profondita' nel sottosuolo. Il pozzo si chiamera' Trava 2 dir e verra' trivellato in localita' Ostellato in provincia di Ferrara. 

Leggo il Decreto Ministeriale che autorizza tale operazione. E' tutto nella prassi, con frasi noiose e di repertorio come "vista la documentazione...", "vista l'istanza...", "considerato che..." e poi sfilze di date, note protocollate, pronuncie di uffici vari. Sono tutte formulazioni standard.

E poi arrivo a "preso atto che il progetto interessa direttamente il sito Natura IT 4060008 ZPS Valle del Mezzano" e resto letteralemente stupita.  Devo rileggere due volte. Veramente abbiamo un progetto di idrocarburi che "interessa direttamente" una zona speciale protetta e li lasciamo trivellare?

Vado allora a vedere meglio cosa sia questa Valle del Mezzano. Siamo nel delta del Po, l'area e' ricca di campi e canali con coltivazioni di grano, mais, orzo, girasole, frutta e pomodori. Non ci sono case, e proprio per questo la natura regna sovrana, anzi tutta la zona e' considerata "faunisticamente molto importante". Ci sono qui zone di ripopolamento,  e l'area pullula di fagiani, starne, aironi.  Ci sono aree di nidificazioni fra le piu' importanti d'Italia, con specie rare. L'abbondanza di vita animale e' resa possibile da una ottima simbiosi fra la vita faunistica e l'agricoltura.

Insomma, una piccola isola di pace. Ma di grazia, a che servono le zone speciali protette se dentro ci mettiamo le trivelle? Veramente non c'e' piu' sacro niente in Italia? Se trivellano aree protette che altro verra' dopo? Trivelle davanti al duomo di Milano? Lungo il lago di Garda? Dentro i giardini della reggia di Caserta?  Ma non era Renzi che era andato a farfugliare varie promesse sul clima a Parigi e noi trivelliamo ancora e per giunta in aree protette? Continuo a leggere.  Il resto fa piangere o ridere a seconda di come uno vuole prenderla.

Testuali parole dal Decreto Ministeriale:

"con riguardo all'interferenza del progetto con il detto Sito Natura 2000 il proponente ha presentato uno studio d'incidenza. A seguito della valutazione di incidenza nell'ambito dell'istruttoria tecnica la Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA e VAS su detto studio d'incidenza e' emerso che gli impianti, grazie alle misure di mitigazione previste, sono stimati trascurabili e il progetto risulta quindi compatibile con l'area sottoposta a tutela."

Vanno a chiedere ai petrolieri di fare ulteriori "studi di incidenza" per capire che effetti avranno i loro pozzi?  E quali sono queste misure di mitigazione? E cosa altro possono dire i petrolieri d'America? Che e' tuttapposto, no? E' sempre cosi'. Comunque la si rigiri, sono parole che non mancano mai. Effetti trascurabili.  I petrolieri faranno indagini, faranno buchi, ci saranno fanghi, ci saranno camion che attraverseranno stradine di campagna, ci saranno squilibri nella natura, ci sara' la possibilita' di subsidenza o di aumentare la sismicita', ma qui e' tutto "trascurabile" grazie a misteriose "misure di mitigazione" previste dai petrolieri stessi.  E quelli del Ministero ci credono pure.

A proposito di sismicita' indotta, cosa hanno da dire? Ecco:

si raccomanda la predisposizione di una rete per il rilievo sismico in grado di raccogliere i dati riguardanti l'attivita' sismica locale per almeno un anno prima della messa in produzione del pozzo.

Quindi possiamo stare tutti tranquilli perche' per un anno ci sara' il monitoraggio. Cioe' osserveremo cosa accade, e se viene la sismicita' ci penseremo strada facendo. Teniamo le dita incrociate, quindi!

La regione Emilia Romagna ha qualcosa da dire? Ma certo che no. E infatti, se ne lavano le mani, rimandando qualsiasi parere a data da destinarsi. Ecco:

la regione non provvedera' all' espressione del parere di competenza nell'ambito del procedimento di VIA ministeriale, riservandosi di formulare eventuali prescrizioni in sede di rilascio dell'Intesa Stato-Regione prevista dalle vigenti leggi di settore.

Questa dicitura non mi era capitata mai di leggerla.  Sono senza parole -- pare che questa area protetta non gli interessi.  Quindi, visto che e' tutto lieve e trascurabile, c'e' la mitigazione e la regione non dice niente, il Ministero dell'Ambiente e quello dei Turismo rilasciano la compatibilita' ambientale al pozzo nella zona protetta.

Bonta' loro aggiungono un po di prescrizioni: dovranno cercare percorsi idonei con i loro camion, visto che c'e' la possibilita' che la viabilita' venga danneggiata dal passaggio di mezzi pesanti. Ma .. non era tutto trasurabile? E poi dovranno elencare chi e come prendera' i rifiuti prodotti, comunicare le date di lavori, usare le migliori tecniche possibili, e fare modelli matematici sulla subsidenza indotta.  Mmh. Scommettiamo che anche il modello matematico dira' che e' tutto trascurabile?   Potranno portare con se un ornitologo, ma deve avere "comprovata esperienza" e deve essere nominato dalla Regione.  Se per caso trovano reperti archeologi sono tenuti alla "scrupolosa osservanza" delle leggi in materia.

E voila' con poche righe e' tutto firmato e stabilito. Che importa che quella e' la casa degli aironi. Che importa che li ci sono dei delicati equilibri naturalistici in cui le trivelle non c'entrano niente. Firmato il ministro dell'ambiente, Gianluca Galletti, e dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Io so perche' hanno scelto la Valle del Mezzano: perche' aironi e nidi, fiumi e paludi, non parlano, non protestano, non si arrabbiano. Sta a noi allora parlare, protestare, arrabbiarci per difendere quelle terre prima che sia troppo tardi. E non farlo mettendo un like su Facebook. No, c'e' da diventare tutti un po piu attivisti e dire all'Emilia Romagna, a Galletti, a Franceschini che trivellare in aree protette e' un abominio e che di trascurabile c'e' solo il loro inestistente amore per l'Italia.













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