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Friday, May 6, 2016

Fort McMurray - la capitale petrolifera del Canada interamente ingolfata dalle fiamme





1600 kmq

il 20% di case di una citta' di 90,000 persone distrutte

100,000 evuacuati

le fiamme coprono un area piu' grande 
dell'intera area metropolitana di Londra
e New York 

Prodotti 1 milione di barili al giorno di meno rispetto al normale


Si spera solo nella pioggia



 In rosso l'incendio al 5 maggio 2016. 
In grigio gli impianti petroliferi delle Tar Sands dell'Alberta

Lo status delle 15 raffinerie ed affini attorno a Fort Mc Murray

Shell Canada, Imperial Oil, Husky Energy, ConocoPhillips, Statoil, Athabasca, 
Suncor, Nexen, Syncrude, Connacher Oil and Gas
hanno chiuso o preso misure di precauzione




The fire will likely burn for weeks and weeks


Fort Mc Murray, Canada. L'epicentro delle estrazioni di bitume del paese. La capitale delle Tar Sands dello stato dell'Alberta. La localita' con maggiore concentrazione di raffinerie e di impianti emissivi di CO2. Fort Mc Murray e' vittima del suo stesso trivellare. La citta' e' infatti sommersa da fiamme devastanti che hanno lasciato dietro ceneri, devastazione e paura, dovute principalmente ai cambiamenti climatici.

E' il cerchio che si chiude.

In questo inizio di Maggio 2016 a Fort Mc Murray le temperature sono piu' elevate del normale, la vegetazione e' secca, non piove da tanto, e' cosi' il numero di incendi aumenta a dismisura. Sono 330 per quest'anno, il doppio del normale. In piu' la stagione calda, in cui aspettarsi incendi si e' allungata di molto, dal 1 Maggio di ogni anni, come era nel 1979 al 1 Marzo come e' stato quest'anno.  

Gia' nel 2015 ci fu una lunga e inaspettata siccita'. Lo stato dovette dichiarare lo stato di "emergenza agricola" perche' mancava l'acqua per le irrigazioni. Anche l'inverno in Alberta e' stato caldo come non mai, con basse precipitaizioni nevose. Al tutto va ad aggiungersi la perturbazione El Nino che ha accentuato l'aridita'. Ai primi di Maggio la temperatura e' stata anche di 33 gradi centigradi, mentre in media e' di 14 gradi centigradi.

Il professor Mike Flannigan dell'Universita' dell'Alberta conferma che in larga parte gli incendi sono dovuti ai cambiamenti climatici. "This is consistent with what we expect from human-caused climate change affecting our fire regime" ha detto.

E non sono falo' di poca durata, e' una settimana e piu' che la situazione e' fuori controllo. La citta' di Fort McMurray ha quasi 90,000 abitanti, una superficie di circa 850 chilometri quadrati ed e' stata interamente evacutata. La maggior parte dei residenti ha trovato riparo ad Edmonton, la capitale dello stato. Le fiamme si sono propagate in fretta e la gente non ha avuto il tempo di prepararsi per abbandonare la citta'. A un certo punto anche l'autostrada era avvolta da fiammate giunte anche ad 80 metri di altezza.  Alcune persone sono state portate via in elicottero.

Si teme adesso che le fiamme possano anche arrivare all'infrastruttura petrolifera alla periferita della citta'.

Intanto sono andate distrutte 1600 case. Interi quartieri sono stati rasi al suolo. La foresta arde. Il cielo e' arancione, nero, grigio. Non piu' azzurro.  L'aereoporto e' stato messo in salvo solo grazie ad una massiccia presenza di vigili del fuoco.  Il fuoco ha divorato piu' di 1000 chilometri quadrati.
I residenti parlano di scene di guerra.

Le autorita' sanno pero' che senza l'aiuto di madre natura, le fiamme saranno inarrestabili: semplicemente l'estensione territoriale dell'incendio e' troppo grande, i venti troppo forti.  Le fiamme continuano a mangiare tutto cio' che trovano. Sono riuscite a saltare fiumi e strade e se non arriva la pioggia ci sara' ben poco da fare. Il bello e' che non piove da due mesi a Fort Mc Murray.

Secondo le autorita' ci vorranno mesi per completamente estinguere il fuoco.

Intanto la NASA parla di un Marzo 2016 di caldo record, dopo un 2014,  un 2015 ed un Gennaio ed un Febbraio 2016 da caldo record.

Che dire. E' evidente che e' tutto parte della stessa storia. Quello che succede a Fort Mc Murray e' soltanto l'antipasto di quello che ci aspetta: eventi naturali che diventano estremi a causa dei cambiamenti climatici dovuti principalmente all'uso di fonti fossili. In questo caso sono incendi, ma sono stati e saranno uragani, allagamenti, piogge torrenziali, scioglimenti di ghiacciai. E' la natura che segue le sue leggi. Noi le diamo le condizioni iniziali, lei fa quello che deve fare.

E' solo che qui e' ironico perche' questa devastazione accade proprio nel cuore del problema: nella culla del petrolio canadese.

Qui le immagini di Fort Mc Murray divorata dall'incendio.




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