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Sunday, August 14, 2016

Il Venezuela ai tempo della petrolcrisi: e' finito anche il cibo


Pane, frutta, pesce, zucchero e carne. Non ce n'e' piu'. La crisi umanitaria del paese si e' aggravata e con questa i casi di furti, violenza, confusione e caos sociale. Grazie alla pioggia dei petrodollari negli anni di vacche grasse, nono stati capaci o non hanno voluto creare una economia sana in parallelo al petrolio e tutto viene importato dai paesi vicini: principalmente Brasile, Colombia, Ecuador, Cile e USA. Pure il pane importavano. Secondo CNN, dal 1 Gennaio 2016 ad oggi:

1. L'importazione di pane e' diminuita del 94%
2. L'importazione di carne e' diminuita del 63%
3. L'importazione di frutta - banane e fragole in primis - e' diminuita del 99%
4. L'importazione di pesce e' diminuita dell'87%
5. Limportazione di zucchero e' diminita dell 34%.

Quello che resta sono cereali, perche' importarli costa di meno.

I bambini malnutriti svengono in classe, e sono arrivate anche le prime morti per malnutrizione. Il 20% dei bimbi e' ora malnutrito secondo i medici. Cose che non si vedevano da 40 anni.

Nove famiglie su dieci non riescono a garantire sufficente cibo ai proprio membri. Si mangia due volte al giorno, se tutto va bene.  Oltre al cibo c'e' anche carenza di medicine, cosi se uno si ammala e' piu' difficile star meglio. E cosi aumentano casi di malaria e di malattie infettive che si pensava fossero state eradicate anni fa.

Perche' tutto questo? Perche' il crollo della moneta locale ha fatto che si che importare merce dall'estero e' diventato proibitivamente costoso. Non e' che il Brasile non vuole piu' vendere cibo al Venezuela. E' che il Venezuela non ne ha i soldi.

Come gia' detto - la crisi e' iniziata prima della petrol-crisi, quando Chavez decise di aumentare il controllo governativo sulla produzione domestica di tutto - o quasi - compomettendone la produttivita'. Le regole erano troppe, le scelte non sempre intelligenti, e cosi tutta l'industria domenstica divento' obsoleta ed inutile. E cosi sono aumentate le importazioni dall'estero, pagate con i petrodollari.

E' solo che oggi i petroldollari non piu quelli di una volta. Ci vogliono almeno 500 milioni di dollari al mese per sfamare il paese. E non ci sono.

In totale le importazioni di cibo sono calate del 40-45% dal 1 Gennaio ad oggi.  Impossibile del tutto trovare uova e carta igienica.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il Venezuela in questo momento e' la peggiore economia del mondo. 

Peggio dei paesi poveri dell'Africa! E con il petrolio sottoterra - fra le riserve piu' copiose al mondo.

L'attivita' economica si contrarra' del 10% quest'anno e l'inflazione arrivera' al 700%.

La cosa triste e' che il Venezuela nonostante questa catastrofe, ha rifiutato aiuto da parte di gruppi umanitari da parte di Amnesty International o delle Nazioni Unite perche' "pare brutto" per il governo accettare aiuti esterni.

Nel frattempo,  la ditta nazionale petrolifera - PDVSA e' al collasso e potrebbe presto fallire. Anzi, la Schlumberger ha appena annunciato che le fornira' minor materiale e servizi trivellanti perche' ha le bollette in arretrato. E quindi si pompera' di meno. In Venezuela adesso ai minimi di produzione da 13 anni a questa parte.

Non solo non solo i petroldollari valgono di meno per il crollo dei prezzi, ma ce ne sono proprio di meno da spendere.

Il preseidente Nicolas Maduro non puo' fare altri che chiedere alla gente di coltivarsi l'orto a casa, e anzi, se proprio vogliono nelle aziende agricole nazionali per un periodo di almeno due mesi.

Se vogliono mangiare.

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