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Saturday, July 8, 2017

Nigeria: dopo sei anni dal rapporto ONU le operazioni di pulizia dell'Ogoniland sono un imbroglio
























"In spite of the recent launch of the Ogoni clean-up campaign, 
it appears work has not commenced in any of the sites in Ogoni land"

Dopo sei anni dal rapporto ONU, 
dopo un anno dall'inizio ufficiale delle operazioni di pulizia, 
non e' ancora stato fatto niente.  


As the water gushed the smell of petroleum products filled the air. 
Indeed, one would be right to wonder if he was pumping up petrol. 
We asked to know what they use the water for. All sanitary needs. 
Plus, drinking at times. Mind boggling.

L'acqua puzza di petrolio.


We are all like walking corpses in this part of the country

Suanu TY Baridam, Ogoniland 


On 28 July 2010, the United Nations General Assembly 
explicitly recognized the human right to water and sanitation 
and acknowledged that clean drinking water and sanitation 
are essential to the realisation of all human rights.

Evidentemente non in Nigeria. 



 

Il 4 Agosto 2017 sara' il sesto anniversario della pubblicazione del rapporto ONU sull'inquinamento da petrolio in Ogoniland, Nigeria.

E' qualcosa di astronomico nella sua gravita': per i fatti, ma sopratutto perche' c'e' la United Nations Environment Programme (UNEP) a certificarlo. Cioe' l'ente delle nazioni unite dedicato all'ambiente.

Si parla qui in modo chiaro dell'inquinamento dal petrolio, in mare, in acqua, nelle mangrovie, negli acquedotti, nei pesci, e nei corpi delle persone, principalmente per colpa della Shell che e' attiva qui da piu di 60 anni.

Cosa e' successo da allora, in questi cinque anni dal rapporto ONU?

Uno direbbe, sono intervenuti, hanno cambiato qualcosa, magari hanno smesso di fare gas flaring, cioe' di bruciare il gas in eccesso 

Niente. Nada.

Il 24 giugno 2012 secondo la leggenda, e' nato il cosiddetto "Hydrocarbons Pollution Restoration Project" (HYPREP) gestito dal ministero nigeriano per le risorse petrolifere.

Mmh. Il ministro del petrolio che gestisce il ripristino ambientale? 

E infatti questo HYPREP doveve appunto pulire l'ambiente inquinato, o almeno a far credere alle popolazioni che qualcosa si stava facendo. E infatti, la prima cosa che hanno fatto e' stata di tappezzare la citta' di Port Harcourt, nel cuore dell'Ogoniland con cartelli pubblicitari per denunciare il sabotaggio di petrolio e la manomissione degli oleodotti. Nelle campagne invece i cartelli sono per dire "divieto di pesca", "acqua non potabile", "divieto di balneazione".

Il tutto per una comunita' che prima viveva in simbiosi con l'acqua.


Intanto nessuno faceva niente ne per l'acqua, nel per il suolo, ne per l'aria, anche se l'ambiente era contaminato, con un po di veleni di ogni genere, incluso il benzene, forte cancerogeno.

La gente continua a respirare aria, a bere acqua, a mangiare cibo al petrolio, sotto ogni forma.  Il governo al massimo manda un po di camion per l'acqua da bere, che pero' non e' sufficente e cosi si arrangi chi puo', a cercare acqua contaminata alla meno peggio. Stime non ufficiali parlano di alti tassi di cancro.

Ci sono intere comunita' che vivono cosi, citta' che qualche volta hanno combattuto contro i petrolieri, e che qualche volta hanno pure vinto, ma dove il petrolio non e' andato via e la litania di perdite, falle, interferenze, fiammate, sabotaggi, riversament, malattia, e' litania di tutti i giorni. 

Si chiamano Bodo, K-Dere, B-Dere, Ogale, Goi. 

E poi nel 2016, le cose dovevano cambiare. C'e' un nuovo ministro dell'ambiente in Nigeria, Amina Mohammed, e si decide che questo HYPREP debba essere svincolato dal ministro delle risorse petrolifere e passare, piu' credibilmente, a quello dell'ambiente.

E cosi parte in pompamagna un altra inaugurazione del ripristino dell' Ogoniland. E' il 2 Giugno del 2016  nella citta' di Bodo.  Si parla di pulizia, si parla di centroi medici, si parla di coinvolgimento dei locali.

Andra' tutto per il verso giusto?
Il governo manterra' le promesse questa volta?
Qual'e' il budget?
Chi controllera'?
E la gente?
Saranno soldi ben spesi?

Perche' non c'e' solo il ripristino ambientale, ma un qualcosa di molto piu' grande: la salute delle persone, la sensibilizzazione di chi vive li sul da farsi e come collaborare, in modo che lo sforzo e i metodi siano condivisi da tutti, uomini e donne, vecchi e giovani, comunita' confinanti diverse fra loro. E' solo cosi che infatti si puo' sperare che tutto funzioni sul lungo termine.

E siamo arrivati al Luglio 2017.

Un anno dopo la cerimonia di Bodo, e sei anni dopo il rapporto ONU.

Di cotanta speranza non e' rimasto niente.

I lavori non sono mai iniziati, come riferisce uno dei capi tribali dell'Ogoniland, intervistato da The Guardian di Nigeria.

La pianificazione non c'e' stata, e il tutto si e' risolto in propaganda. Non c'e' nessun intervento in loco. Dei promessi fondi, dei promessi centri medici non c'e' stato niente.

La Shell continua a devastare il territorio, senza nessuna preoccupazione ne per ripulire quello che ha fatto, ne tantomeno per evitare ulteriori danni, il governo centrale, nonostante le parole per e agli Ogoni, incassa e dunque, alla fine poco gli importa di veramente agire o di mettere pressione alla Shell.

Sei anni dopo che l'ONU ha decretato che l'acqua non e' adeguata per il consumo umano, la gente la beve ancora al sapore di petrolio.

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