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Monday, February 20, 2017

Le nuove trivelle della Apennine Energy e la democrazia violata a Zibido, Milano nel 2017





la Apennine Energy (sussidiaria della Sould Oil di Londra)
trivellera' il pozzo Moirago 1 a Zibido nella concessione Badile 
in partnership con la Schlumberger
che versera' 7.5 milioni di euro per trivellare la Lombardia.

Si stima che il gas vale al massimo 400 miliardi di sterline. 

 4,600 metri di profondita'
le stime sono di circa 5 miliardi
di metri cubi di gas.

Ne consumiamo ogni anno circa 62 miliardi di metri cubi.

Ergo quel gas bastera',
per circa 29 giorni. 

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Moirago 1 si trova nella concessione Badile a Zibido San Giacomo, 
nella parte sud di Milano

 



mentre il resto del mondo parla di rinnovabili, fossil-fuel free,
cambiamenti cliamatici, trasporto elettrico
in Italia facciamo buchi e pozzi.


"Apennine inoltre si occupa di una risorsa per sua natura 
piĆ¹ sostenibile di altre: il gas naturale"


Ha ha ha. 
Il gas sostenbile, ma dove le imparano tali sciocchezze!!

Evviva i politici d'Italia che ci credono pure.   

"As a greenhouse gas, methane is very efficient at trapping 
heat in Earth’s atmosphere, contributing to global warming."



Vuoi mettere, la NASA e la Apennine Energy!!!




Eccoci qui.

Italia, 2017.

Il ricco e civile nord. La citta' piu' importante d'Italia. La sede dell'Expo del cibo, dei palazzoni-giardino, la Milano da bere.

E da oggi la Milano da trivellare.

Com'e' possibile? Com'e' possibile che nel 2017 ci sia stato pochissimo investimento morale, emotivo, attivista da parte degli 1.2 milioni di milanesi che adesso vedranno una torre metanifera nelle campagne della zona sud della loro citta'?

Non me lo spiego questo.

Come ripeto ad nauseam, la democrazia vera puo' solo funzionare se noi tutti ci sentiamo partecipi, investiti del volerlo veramente il bene comune, e di fare le cose per la res-publica, cose che spesso sono scomode e difficili. Mettere i like su Facebook lo possono fare tutti. Pero' non risolve niente.

Quello che invece ci vuole e' il coraggio di essere attivi, il protestare, lo studiare, l'alzare la voce -- con intelligenza e lungimiranza. Queste cose costano fatica, costano metterci la faccia, costano farsi nemici. Lo so che e' piu' facile fare finta di niente, accontentarsi del proprio orticello, correre in citta' a bersi il primo Starbucks d'Italia e pensare che tanto ci sara' un altro a preoccuparsene.

Occorre invece rendersi conto che quell'altro siamo tutti noi. 

E quindi ecco qui.

A Zibido San Giacomo, nelle campagne sud di Milano, e' stata montata l'infrastruttura per avviare le estrazioni di gas dal pozzo Moirago 1 e che inizieranno a Marzo. Tutto va secondo i ritmi previsti.

A trivellare la ditta Apennine Energy, sussidiaria italiana della Sound Oil con sede a Londra. 

Ovviamente e' sempre tuttapposto: sicurezza dal punto di vista ambientale, tecnologia all' avanguardia. Inquinamento inesistente. Roba da Istituto Luce!

Per il progetto Moirago, si utilizzera' "per la prima volta in Italia" il sistema "sicuro di perforazione"

dove i fluidi di trivellazione saranno immessi e viaggerano in un circolo chiuso, con valvole che saranno monitorate da computer, i quali potranno cambiare le pressioni di tali valvole a piacimento
di modo da non creare rischi di sbalzi di pressione e di scoppi.

Come dire, tuttapposto! C'abbiamo il sistema "sicuro di perforazione!"  

Addirittura Moirago 1 "non ha alcuna emissione atmosferica e ridottissime emissioni acustiche, caratteristiche che gli permettono di minimizzare l’impatto sull’area circostante".







Il pozzo e' magico!

Anzi, manca solo che dicano che e' trasparente!

Io non so che dire, se non che, come detto, nel 2017 stare ancora a fare buchi nelle campagne milanesi, e in quel poco di mondo naturalistico che ci resta e' veramente vergognoso. 

Tutti a parlare di qualita' della vita, di un mondo fossil-fuel-free, di auto elettriche, di 100% rinnovabili.

A Milano si parla di gas a chilometri zero!!!

Cosi dicono quelli della Apennine Energy!!

In realta' c'e' stato un gruppo di eroici cittadini che hanno cercato di fare la loro parte e di protestare contro tale scempio nei campi.


Era l'Associazione Cittadini Zibido San Giacomo, guidata da Vincenzo Lepori, che ha fatto ricorso al TAR contro tale decisione.

Il tribunale non solo ha riconosciuto la legittimita' del pozzo, ma ha pure ... condannato l'Associazione Cittadini Zibido San Giacomo a pagare 6,000 euro piu' oneri equivalenti a 1,560 euro per un totale di 7,560 euro da versare in parte alla regione Lombardia e in parte alla Apennine Energy.


Un gruppi di cittadini si oppone a una decisione pubblica e deve pagare le spese ai petrolieri??!

Roba dell'altro mondo.

A Milano!


Secondo il tribunale, l'associazione di cui sopra non era legittimata a presentare il ricorso: non avendo soci iscritti, non e' rappresentativa della comunita' locale.




Che importa che la gente vive li: puoi rappresentare la comunita' locale sono se sei un socio! La Apennine che arriva da Londra puo' erigere pozzi nelle comunita' locali senza ascoltare il parere dei residenti, ma i residenti stessi non possono dire niente perche' non c'hanno la tessera da soci. 

Per di piu' questa associazione, sempre secondo il TAR e' nata con il solo scopo "pretestuoso" di opporsi alla costruzione del pozzo.

E certo, e chi doveva opporsi a tale pozzo? Obama? Trump? L'ONU? Il papa?

O vogliono sono le associazioni dove si gioca a tre-sette la domenica pomeriggio, o si fa il ricamo dopo il rosario al mese di maggio? 

Sono i cittadini che cercano di proteggere il loro territorio, no? E invece di dare ascolto a gente che, appunto, ci ha messo la faccia, ci ha speso tempo, invece di analizzare cosa volevano, di capire che nessuno si sveglia la mattina e si mette a fare (in Italia, uno dei paesi piu' corrotti al mondo!) la guerra ai signori del petrolio per sport, il TAR quasi li schernisce!


La cosa piu' antidemocratica, secondo me, e' che il  TAR Lombardia non ha neanche preso in considerazione l'essenza del ricorso -- ne le questioni ambientali, ne la supposta mancanza di rispetto del trattato europeo di Aarhus, ne l'attivita' divulgativa e di informazione fatta a Zibido.  Hanno solo studiato i.. versamenti delle quote dei soci, decidendo che siccome tali versamenti non erano in ordine, l'associazione stessa non aveva diritto a dire niente.

E quindi cio' che l'assocazione avesse da dire, qualsiasi cosa fosse,  non era importante.

La democrazia che va a farsi friggere per una tessera da socio, eh?

Da come la vedo io la questione e' ancora piu' triste, perche' appunto siamo a Milano!! Dove sono stati i milanesi cittadini e importanti in tutto cio'? Lo sapevano? Si sono preoccupati? Gliene e' importato qualcosa? Non hanno sentntuto un po di responsabilita' nell'aiutare le comunita' piu' agricole nel loro territorio?

A volte vorrei clonarmi ed essere una per tutti i pozzi d'Italia. Queste battaglie si possono vincere, lo so, perche' nella mia esperienza e' stato cosi, pero' ci vuole dedizione, ci vuole coraggio, ci vuole lavoro di gruppo, ci vuole l'ingoiare tanti rospi e l'essere costruttivi.

Non ci riesco a capire come mai in tutta Milano non ci sia potuto essere un movimento piu' forte, qualcuno con esperienza scientifica o ingengeristica, qualche persona famosa a fare di Zibido un altro case-study italiano di lotta alle trivelle che bucano l'Italia in favore di micro-ditte straniere.

Ci sara' qualcuno che vorra' almeno contribuire alle spese di queste persone? Il tribunale dipinge questa associazione di cittadini Zibido San Giacomo come dei sovversivi. E invece era solo gente normale che cercava di fare del loro meglio.

Di Zibido avevamo parlato gia da questo blog: la cosa sconcertante e' che, secondo la casa madre, la Sound Energy, le probabilita' di sucesso a Zibido sono una su cinque!

Di contro, il comune di Zibido incassera' 800 mila euro per adesso, gas o non gas.

Pecunia non olet, nemmeno della Milano da trivellare.  












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