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Monday, July 10, 2017

Jimmy Carter, 92 anni, apre campo solare che fornira' meta' dell'energia a Plains, la sua citta'










“A generation from now, this solar heater can either be 
a curiosity, a museum piece, 
an example of a road not taken, 
or it can be just a small part of one of the greatest 
and most exciting adventures ever undertaken 
 by the American people.” 

Jimmy Carter, 20 Giugno 1979 


“I am encouraged by the tremendous progress that solar 
and other clean energy solutions 
have made in recent years and expect those trends to continue.”



Formidabile Jimmy Carter. Presidente USA dal 1977 al 1981, premio Nobel alla pace per il suo lavoro a favore dei diritti umani, sconfigge il cancro a 90 anni, e continua ad essere uomo intelligente e aperto al futuro.

Fu lui ad installare per primo 32 pannelli solari sui tetti della Casa Bianca, il giorno 20 Giugno 1979. Questi pannelli furono poi tolti da Reagan, pochissimo tempo la sua inaugurazione, nel 1981. Solo nel 2013 Obama torno' ad installare un sistema di pannelli fotovoltaici sui tetti di 1600 Pennsylvania Avenue.

A Febbraio 2017,  Jimmy Carter ha deciso di aprire un campo solare su 4 ettari di sua proprieta', in partnership con la ditta SolAmerica di Atlanta, per fornire meta' del fabbisogno energetico della citta' di Plains, Georgia, la sua citta' natale.  Il campo solare produrra' circa 1.3 Mega-Watt di energia l'anno.

Intanto, il 20 Giugno 2017, esattamente 38 anni dopo la solarizzazione della Casa Bianca, anche la library presidenziale di Carter, dove sono conservati tutti i documenti collegati al suo mandato, passa al solare con 324 pannelli fotovoltaici sul tetto.

Il giorno della transizione e' stato scelto apposta per coincidere con l'anniversario di quel giorno sui tetti della Casa Bianca, per ricordare quanto avanti fosse stato Carter con il suo volere l'energia pulita, fatta in casa, allora, come adesso.

Quei pannelli del 1979 erano usati per generare acqua calda ed erano per molti versi simbolici. Poi venne Reagan a smantellarli, perche' facevano pensare alla "poverta'", alla necessita' di risparmiare, mentre invece Ronald voleva portare prosperita' e ricchezza alla nazione, in quel momento in recessione. E questa abbondanza era sottoforma di petrolio, specie dopo gli anni dell'embargo e della crisi del petrolio dei primi anni settanta.

E cosi', i pannelli di Carter furono tolti e mandati al tetto della mensa della Unity College del Maine. Qualche anno dopo, fu George Bush figlio che installo' il primo sistema elettrico sul sito della Casa Bianca con circa 167 pannelli per acqua calda, riscaldamento della piscina, e alimentazione energetica di alcune ale della Casa Bianca. Erano impianti discreti, non sul tetto e sparsi su tutto il sito presidenziale. Nel 2013 Obama ne installo' altri 50 sul tetto.

Chissa' come si e' sentito Carter quando hanno tolto i suoi pannelli. Forse un po sconfitto, o un po sognatore fallito. Pero' eccoci qui, quasi 40 anni dopo, con la storia che gli da ragione. Spero che un giorno si possa dire lo stesso dell'attuale presidente Donald Trump e che le sue idee retrograde possano un giorno cambiare ed essere un po' piu' proiettate verso il futuro invece che verso il passato.
Ma poco ci credo. 

Inatnto Jimmy Carter e' ancora attivo, ha voglia di fare. Continua a tirare su soldi per il suo lavoro di beneficenza, a parlare in pubblico, a scrivere, ad avere idee. 

Credo che sia bello invecchiare cosi. 








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