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Tuesday, July 11, 2017

La Shell, finalmente, a investire un miliardo di dollari l'anno su rinnovabili e auto elettriche










Beh, se l'hanno capito anche loro, vuol dire che proprio siamo arrivati alla fine di queste battaglie fra sole e petrolio.

I petrolieri, Trump, i politici pro-trivelle d'Italia, potranno tirare la corda ancora un po', certo, e forse qualche punto lo porteranno a casa, ma alla fine il punto d'arrivo non e' piu sottoterra, quanto verso l'alto, verso il sole, verso il vento.

La Royal Dutch Shell approva un nuovo piano secondo il quale spendera' un miliardo di dollari sul reparto "Nuove Energie". Sara' dedicato alle rinnovabili e alle necessita' delle auto elettriche.

Ora, io non credo neanche per un millisecondo al buon cuore di chi dirige le ditte di oil and gas, anzi, piu' si va su nella catena di comando, meno rispetto io ho per la loro integrita' e per la loro eticita'. Perche' dico questo? Perche' sono dieci anni che ho a che fare con loro, direttamente o indirettamente, e so che hanno in mente una sola parola: profitto.

Quindi, se annunciano questo investimento, non e' per amore, quanto perche' il mondo non e' piu' quello del 2007 o del 1997. E' un altra era, in cui il costo delle rinnovabili e' sempre piu' basso, e questo le rende competitive rispetto al petrolio.  Per molti versi, migliori del petrolio, specie fra il pubblico.

Anzi, fra i clienti, che sono fortemente collegati al profitto di cui sopra.

E infatti, fa un po ridere come lo annunciano questo nuovo investimento. Il CEO della Shell infatti, Ben Van Beurden al 22esimo World Petroleum Congress di Istanbul dice 

“In some parts of the world we are beginning to see battery electric cars starting to gain consumer acceptance” 

In alcune parti del mondo "iniziamo" a vedere che le macchine elettriche con batterie iniziano ad avere accettazione dei clienti.

Mmh.

Tesla? Dove sono stati quelli della Shell in questi anni in cui Elon Musk creava e rivoluzionava tutto il segmento del trasporto e dell'alimentazione delle macchine elettriche?

Non si sa.

Pero'e' evidente che devono avere un po' paura. Ora pure la Volvo li abbandona! Se usiamo l'energia dal sole, e poi le batterie, che tipo di business deve fare la Shell? O meglio, il profitto di cui sopra, da dove deve arrivare? 

Quindi, essendosi resi conto pure loro che non possono perdere il treno, decidono quanto meno di provarci. Dicono infatti, che oltre le batterie, ci sara' lo stesso un ruolo non nullo dell'energia tradizionale: con celle ad idrogeno, trasporto usando gas liquefatto, biocarburanti, dove non saranno usate le batterie.

Van Beurden continua con la solfa del fatto che sole e vento sono ad intermittenza e quindi ci sara' ancora un ruolo per le centrali a gas. Sara' ma intanto qui in California le smontano!

Al convegno di Istanbul c'era tutto il gotha del petrolio, tutti timorosi della stessa cosa: il profitto da dove deve arrivare in futuro?

Il ministro russo dell'energia,  Alexander Novak e il capo della Saudi Arabian Oil Company, Amin Nasser, hanno ribadito che petrolio e gas resteranno dominanti sul lungo termine. Ma Van Beurden ricorda che specie nei paesi in via di sviluppo, e dunque piu' appetibili per il profitto prossimo venturo,  e' molto piu' probabile che si passi dal niente direttamente alle rinnovabili, senza passare per le fossili.

Queste societa' non hanno zavorra petrolifera o fossile, in termini di infrastruttura, mazzette, status quo e per loro e' molto piu facile, nonche' conveniente, passare a sole e vento. Non e' un caso che India e Cina ogni giorno fanno un passo gigante in avanti su questo fronte.

E quindi la Shell si prepara.

Per profitto, non per amore.

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