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Sunday, July 16, 2017

Le suore inaugurano cappella sacra lungo il percorso di un oleodotto per fermarlo







It's not just about this pipeline.
It's about drawing awareness to what fossil fuel usage has done to the poor, 
to communities, and to the planet."

"We see this as a moral, religious, and spiritual stand"

Suor Sara Dwyer
“This just goes totally against everything we believe in
 we believe in sustenance of all creation,”  


"We just wanted to symbolize, really, what is already there: 
This is holy ground,”
Suor Janet McCann,





Un'altra storia di Davide contro Golia, con tanta creativita' e immaginazione.

Siamo a Lancaster, Pennsylvania, dove un gruppo di suore il giorno 9 Luglio 2017 ha dedicato una cappella in un campo agricolo. La cerimonia e' stata guidata da Suor Janet Mc Cann.



E' una cappella semplice, anzi, non ha neanche le mura vere e proprie, solo delle panchine benedette e ed un altare. Ma lo scopo e' ben preciso: fermare la costruzione di un oleodotto fra quegli stessi campi.  La cappella all'aria aperta e' il modo in cui le "Adorers of the Blood of Christ" un gruppo di suore cattoliche ha deciso di protestare contro la decisione della Atlantic Sunrise Pipeline di costruire un oleodotto per il trasporto di gas, tagliando 183 miglia attraverso la Pennsylvania.

L'ordine delle "Adorers of the Blood of Christ",  ha circa 2000 suore in giro per il mondo, e la loro missione e' quella della protezione ambientale e dell'attivismo.  Come ordine hanno protestato impianti idrolettrici in Brasile e progetti di miniere aurifere in Guatemala.

Non ne avevo mai sentito parlare prima ed e' proprio una bella cosa sentire di queste suore, che paiono tutte non giovanissime, facciano attivismo per la loro terra, e per la terra di tutti.

Il campo su cui sorge la cappella appartiene alle suore e viene coltivata da terzi, ma il governo ha dato alla ditta che vuole costruire l'oleodotto, la Williams Partners, il permesso di costruire tramite esproprio. 

In teoria le suore non hanno dunque piu voce in capitolo. Ci sara' una udienza il giorno 17 Luglio, ma le suore hanno voluto protestare in questo modo, oltre che con la causa federale, secondo la quale le loro liberta' religiose sono state infrante dai petrolieri e dall'esproprio.
Attorno a loro il gruppo attivista piu' largo Lancaster Against Pipelines  che hanno aiutato le suore ad organizzarsi. L'idea e' che se questa Williams Partners proprio vuole la terra, dovranno spuntarla in tribuale e poi distruggere altare e banchi benedetti.

Secondo le suore la loro protesta "religiosa" e' perche' l'oledotto viola i loro principi etici, in quanto
la terra, secondo cio' che insegna la Bibbia e' un santuario da essere protetto. 

Dicono che non e' solo la questione oleodotto, quanto tutte le conseguenze nefaste dell'industria del petrolio e del gas, sull'ambiente, sui poveri, alle comunita'. Ovviamente i petrolieri sparano numeri grandiosi: l'oleodotto portera' energia a ben 7 milioni di case e portera' lavoro ai residenti.

La cosa strana e' in genere, negli USA, l'esproprio si usa per costruire scuole e strade, per opere di utlita' pubblica, e non per opere private, come in questo caso, dove i vantaggi andranno solo a quelli della Williams Partners.

Ad ogni modo, in 300 sono venuti all'inaugurazione della cappella il giorno 9 Luglio e c'e' stato da allora un viavai di persone di ogni credo religioso che ha lasciato dei fiocchetti in segno di solidarieta'.

Ovviamente non sappiamo se questa azione fermera' i petrolieri, ma e' bello, sempre, sentire di comunita' che resistono il mostro.

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