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Thursday, July 6, 2017

Zibido, Milano. La Sound Oil fallisce: trivellano, il gas fa schifo, e vanno in Marocco




“Badile remains the largest and most strategic asset in our portfolio with an independently assessed best case estimate of 178 Bscf equivalent. The gas produced from Badile (following a successful exploration well and production concession award) would feed in to the energy hungry domestic market in Italy which has maintained pricing resilience against a backdrop of falling commodity prices.”

James Parsons, CEO Sound Oil 2015 

"The likely sub-commercial volumes at Badile are of course a disappointment”

 James Parsons, CEO Sound Oil 2017



La parola che usano e' "sub-commerciale", cioe' inferiore a quanto necessario per essere commercializzato.

Siamo a Zibido San Giacomo, in Lombardia, alle porte di Milano dove esiste una concessione petrolifera gestita dalla Apennine Energy, filiale italiana della Sound Oil, con sede a Londra. E' una ditta piccola, che viene quotata presso l'AIM, la Alternative Investment Market, il "sub-mercato" inglese per ditte minori, con regolamentazioni piu' leggere e con maggior rischi per gli investitori.

Questa Sound Oil decide di venire in Italia a trivellare nei pressi dei campi di Villafortuna-Trecate, dove l'ENI gia' tira fuori idrocarburi da tempo. Pensano che sia facile fare il salto di qualita' e cosi rilevano dall'ENI il permesso di Badile e di Zibido non lontano da Villafortuna-Trecate.



Andranno ora in Marcocco. Le azioni sono crollate del 26%. Hanno tolto pure la webcam.

C'e' un po di amaro in bocca. Intanto sarebbe stato intelligente se le autorita' italiane, dalla regione Lombardia al governo di Roma, avessero fatto tesoro di tutti i segnali delle alte probabilita' di insuccesso, invece che lasciarli trivellare un area verde, essenzialmente per niente. Chi controllera' che il ripristino sia fatto a regola d'arte?

La cosa piu amara pero' e' che gli attivisti dell'"Associazione Cittadini Zibido San Giacomo", guidata da Matteo Macchiarulo e Vincenzo Lepori, aveva fatto ricordo al TAR contro Moirago 1-dir per tutti i motivi di cui sopra. Ma il tribunale non solo diede ragione ai petrolieri, ma condanno' l'associazione a pagare piu di 7,500 euro in parte alla regione Lombardia e in parte alla Apennine Energy/Sound Oil.

L'associazione secondo il TAR non era legittimata a presentare ricorso perche' non avendo soci iscritti, non era rappresentativa della comunita' locale!

Sara', ma alla fine, fra regione, governo, TAR e petrolieri, e' stata solo l'associazione a vederci giusto.

Spero che questi soldi possano essere loro perdonati.
Sono tanti per una piccola comunita' che aveva ragione.





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