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Thursday, February 1, 2018

Citta del Capo, Sud Africa. La prima a restare senz'acqua per i cambiamenti climatici

la principale riserva idrica della citta' 


le e' rimasto il 13% di contenuto di acqua

Secondo le stime finira' il un giorno di Aprile del 2018.

Per ora, ogni persona, in tutta la citta' e' autorizzata all'uso di 50 litri al giorno.

Per il resto multe.

Per il resto ancora, non ci resta che pregare Giove Pluvio.



 Immagini NASA del Sud Africa, 28 Gennaio 2015 -- 28 Gennaio 2018


 










A Citta' del Capo lo chiamano "Day Zero".

Il giorno in cui l'acqua finira' completamente. 

Accadra' un giorno di Aprile 2018.

Tutta la nazione si prepara all'evento fatidico, e non solo perche' manchera' l'acqua, ma perche' si prevedono disordini e caos senza precedenti a Citta' del Capo.  Ospedali e scuole continueranno a ricevere acqua, per quanto limitata, ma gli altri no. I rubinetti verranno chiusi e verra' mandato l'esercito in citta'. Si teme anarchia e guerriglia urbana.

E poi si dovranno aspettare le piogge, se e quando verranno.

Cosa e' andato storto? 


In realta' Citta' del Capo e' una citta' relativamente green, nel senso di attenta all'ambiente. Specie perche siamo in una zona arida, hanno imparato a gestire le loro risorse con parsimonia.

Ma siamo in una stagione eccezionale di siccita' che dura da tre anni, e che e' la peggiore in cento anni. E questi sono sintomi, inequivocabili dei cambiamenti climatici. Siccita' prolungate ed innaturali.

Cosa fare? Beh, quel che potevano pensare di fare l'hanno fatto: con costruzione a tempo record di impianti di desalinizzazione, anche se ancora non terminati, e ricerca forsennata di altre fonti acquifere sotterranee. Per ora la maggior parte dell'acqua della citta', circa la meta' arriva dalla Theewaterskloof Dam, che pero' e' al 13% della sua portata massima.

Intanto dal 1 Febbraio 2018 le multe saranno elevate per chiunque sara' sorpreso a sfondare il nuovo limite dei 50 litri al giorno. Adesso siamo a 87 litri, anche se non tutti rispettano il limite.

Nel 2014 le dighe della regione erano colme d'acqua dopo le forti piogge. Addirittura nel 2015 Citta' del Capo venne insignita dell' “Adaptation Implementation Prize" da parte del gruppo C40, una serie di citta' che promuove l'adattamento ai cambiamenti climatici. Il merito era proprio nel fitto sistema di raccolta di acqua piovana e non nella Theewaterskloof Dam.

Si sono mostrati all'avanguardia nell'aggiustare condutture, nell'ottimizzare le tariffe, nel far si che l'acqua non si perdesse per strada.  

Anche da un punto di vista politica il cosidetto partito "Democratic Alliance" che controlla la citta' dal 2006, ha sempre mostrato un vanto per la sostenibilita' della citta'.

Oltre alla siccita' la popolazione e' aumentata del 30% dal 2000 ad oggi. In realta' i nuovi arrivati si sono sistemati in zone piu' povere dove l'acqua era scarsa dall'inizio, quindi la richiesta di acqua non e' cresciuta in parallelo con la popolazione.

Ma il punto e' che sono stati cosi bravi a risparmiare e a ottimizzare che non hanno messo troppa enfasi nel cercare acqua nuova.

Vari osservatori avevano suggerito la diversificazione dell'approvvigionamento acquifero, come per esempio desalinizzatori e ricerca di acqua sotterranea, ma la citta' ha dato poco retta a questi esperti.  Le sei dighe, che servono la citta', di cui Theewaterskloof Dam e' la piu' importante, fanno affidamento sull'acqua piovana.

E quindi la siccita' e' ora particolarmente pericolosa, i desalinizzatori sono ancora sotto costruzione e non si sa bene se e dove siano le nuove riserve sotterrannee. Ci vogliono fra i tre e i cinque anni per tirare su un impianto di desalinizzazione.

Intanto le temperature aumentano e si prevede clima piu' caldo per il futuro prossimo venturo.

Il sindaco Ian Neilson dice che non si aspettava che la situazione precipitasse cosi repentinamente.

E' cosi in altre parti del mondo: Brasilia ha dicharato lo stato di emergenza un anno fa e la mancanza di acqua e' un problema in piu di 800 citta' brasiliane a causa dei cambiamenti climatici, uso intensivo di risorse per l'agricoltura, cattiva infrastruttura e pianificazione. 

A Citta' del Capo ovviamente non mancano i battibecchi politici su di chi la colpa, visto che il governo centrale e' di bandiera diversa dal Democratic Alliance che governa la citta'.

Intanto la gente fa quel che puo' in questa citta' dove la divisione fra ricchi e poveri e' palpabile.

Nelle baraccopoli la gente riempie secchi e spartisce l'acqua fino all'ultima goccia.

Dall'altro lato, chi vive in ville faraoniche con ancora le piscine piene, anche se per poco. Chi accumula acqua per Day Zero, chi installa cisterne, chi cerca di mettere a punto sistemi di depurazione interna, chi si scava il suo pozzo. 

In alcuni casi, ci sono famiglie che sono riuscite a staccarsi completamente dalla rete idrica ufficiale. 

Ma ovviamente il diventare autosufficenti non e' per tutti: occorre avere le risorse per crearsi tutta l'infrastruttura necessaria.

Come sempre chi paghera' di piu' sono i piu' poveri, i piu' deboli.

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